Minaccia il suicidio dal ponte Meier: acciuffato al volo dagli agenti
Due operatori sono rimasti feriti nell'operazione di salvataggio
ALESSANDRIA – Ha minacciato di suicidarsi lanciandosi nel Tanaro dal ponte Meier, in seguito all’interruzione di una relazione sentimentale. L’episodio, con protagonista un camerunense di 30 anni, risale a qualche settimana fa.
Il personale della Squadra Volante della Questura di Alessandria era stato allertato dalla sala operativa. Gli agenti, prontamente giunti sul posto, hanno rintracciato immediatamente il soggetto che si trovava seduto sul parapetto del ponte, con le gambe che davano sul vuoto, intento a guardare il proprio cellulare.
Gli operatori delle volanti, percepita la gravità della situazione, con estrema cautela, si sono avvicinati al muro cercando di instaurare una comunicazione rasserenante con l’uomo che, nonostante ciò, si è dimostrato oltremodo riluttante al dialogo.
Lentamente gli operatori si sono avvicinati al camerunense che ha chiesto il motivo della loro presenza, invitandoli in malo modo ad allontanarsi, acconsentendo che rimanesse uno solo di loro al quale ha dichiarato che nessuno sarebbe riuscito a dissuaderlo dal suo intento.
Nel corso del breve dialogo, l’uomo ha iniziato lentamente a spostare il corpo in avanti, sporgendosi improvvisamente, con il con chiaro scopo di lasciarsi andare nel vuoto. L’operatore rimasto vicino all’uomo, immediatamente coadiuvato dal restante personale, ha afferrato il corpo praticamente senza alcun appoggio al parapetto riuscendo, con non poca fatica, a impedire che precipitasse nel baratro.
Nella concitata fase del salvataggio, l’aspirante suicida afferrato al busto dagli operatori di volante quando ormai era già oltre il parapetto del ponte è stato portato, con non poca fatica determinata dalla corporatura robusta e dalla strenue opposizione, all’interno del ponte.
Al lieto epilogo della vicenda è conseguito l’infortunio di due operatori, uno dei quali in maniera sensibile, tanto da richiedere le immediate cure dei sanitari dell’ospedale cittadino. Anche l’uomo, successivamente identificato per E.J.M. è stato affidato alle cure dei sanitari.