Va al funerale del marito e perde la casa
Jamila, mediatrice culturale, racconta quanto sta accadendo a Spinetta dove una donna con due bimbi piccoli ha perso la casa…
La versione del locatore: "Li ho ospitati gratis per mesi, c'era un accordo preciso"
ALESSANDRIA – La signora Badia sta bene e i suoi due bambini (di 5 anni e 9 mesi) anche. Hanno trascorso la notte scorsa all’ospedale infantile e dalla prossima saranno ospiti di un’amica di famiglia, in attesa di una “soluzione abitativa” definitiva.
Questa è la prima notizia da dare, alla luce di quanto accaduto ieri, quando Badia, 25 anni, rientrata dal Marocco (coi figli) dove era andata al funerale del marito 37enne morto per un tumore, si è trovata di fatto senza il suo alloggio in via Tortona, a Spinetta Marengo. Sapendo che, durante i 10 giorni della trasferta in Africa l’appartamento era stato svuotato dal padrone di casa, alcuni suoi connazionali hanno inscenato una sorta di sit-in davanti all’abitazione stessa.
I fatti di giovedì si sono conclusi con l’arrivo dei carabinieri e il trasferimento di Badia e dei bambini al pronto soccorso dell’infantile, dove hanno trascorso la notte (uno dei piccoli accusava sintomi influenzali).
Al “Piccolo“, una mediatrice culturale ha raccontato la propria versione dei fatti.
Va al funerale del marito e perde la casa
Jamila, mediatrice culturale, racconta quanto sta accadendo a Spinetta dove una donna con due bimbi piccoli ha perso la casa…
Poi c’è la versione del proprietario dell’alloggio, con cui siamo venuti in contatto oggi pomeriggio, venerdì. Va indietro al primo aprile 2019 quando ha stipulato un contratto con Abdul Lakrim: 360 euro mensili, alloggio ammobiliato. E, soprattutto, grande cordialità. Il primo settembre 2020, il contratto è stato rivisto al ribasso: 20 euro in meno al mese, “perché Lakrim aveva difficoltà a pagare, in quanto erano anche cambiate le sue condizioni di lavoro”.
Questo per dire che il rapporto era ottimo. E lo è stato anche quando il marocchino si è ammalato. Più o meno contestualmente sono arrivati a Spinetta la moglie e il figlio (l’altro sarebbe nato in seguito). Col peggiorare delle condizioni di Lakrim (aveva un cancro al cervello) e l’impossibilità di pagare il canone, il proprietario gli ha detto: “Non ti preoccupare, stai qui gratis fin quando guarirai. Ti ospito io”.
Lakrim è morto il primo novembre. In quella data, dunque, si sarebbe dovuta interrompere la locazione, anzi l’ospitalità. “La signora Badia lo sapeva. Sa anche quanto, sia io che mia moglie, siamo stati legati a Lakrim e, di conseguenza, ai bambini. Tant’è che, come da accordi, mi ha consegnato le chiavi. Io, durante la sua assenza per il funerale, ho fatto rimuovere, a mie spese, quello che aveva nell’alloggio. E’ materiale stipato in un garage, impacchettato e al sicuro”.
L’operazione, avvenuta mercoledì, non è sfuggita ad alcuni connazionali di Badia. Che, racconta il proprietario, hanno minacciato quelli dell’impresa dedita alle sgombero, tant’è che lo sgombero stesso non è stato ultimato (“il 20% della roba è ancora nell’alloggio”). A testimoniare l’accaduto, due pattuglie della polizia.
“Di fronte alle intemperanze – racconta sempre il proprietario – ho cambiato serratura. Ecco perché Badia, quando giovedì è arrivata, non ha potuto entrare. Preciso che m’aveva restituito un mazzo di chiavi ma, evidentemente, aveva un duplicato”. Dunque, nel tardo pomeriggio di giovedì, Badia e i bimbi, portati da Malpensa a Spinetta da un amico di famiglia, sono rimasti fuori casa. La mediatrice culturale ha chiamato i carabinieri, cosa fatta anche dal proprietario che, vedendo assembramento davanti alla palazzina (lui abita accanto), ha pensato di tutelarsi.
“Badia mi dica quando verrà a recuperare il resto delle sue cose e io gliele restituirò” dice lo spinettese. Che commenta: “Credo che la donna si faccia condizionare da suoi connazionali, che le propongono una versione distorta della realtà. La verità è che con Lakrim sono sempre andato d’accordo e che c’erano patti precisi, rispettati fin che lei è andata in Marocco. Quel che è successo mi sorprende, perché io mi sono sempre comportato correttamente”.
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sfratto spinetta