Pd: Bressan si ritira, Antinucci confermato segretario
Di Salvo sarà nominato vice. “Ora lavorare per le Amministrative 2022. Il nostro candidato sarà Giorgio Abonante”
ALESSANDRIA – Colpo di scena in casa Pd: Mauro Bressan, sfidante del segretario uscente Rapisardo Antinucci, ha infatti ritirato la propria candidatura, ufficializzando dunque – senza aver bisogno del voto in programma domenica prossima – la conferma dello stesso Antinucci.
“Io ringrazio Bressan per il suo passo indietro – le parole di Antinucci – Un uomo di valore che vuole lavorare come tutti per un partito unito. Perché il nostro obiettivo non è tanto vincere oggi, ma tra sette mesi. La prossima settimana proporrò come vice Francesco Di Salvo che insieme alla segreteria e al partito metterà tutto il suo impegno per le prossime Amministrative”.
“Alcuni mesi fa – aggiunge il neo-segretario – pensare di vincere elezioni era molto ottimistico. Ora la situazione si è modificata a nostro favore: c’è un nuovo quadro politico, con il centrosinistra che ha vinto in tutte le città. Il Governo Draghi e la pandemia hanno terremotato il quadro politico. Per la prima volta vediamo una destra fortemente divisa, cosa che non accadeva da vent’anni. Il Pd, dal canto suo, con la segreteria Letta ha rimesso il partito al ‘centro del villaggio’: oggi il Pd è il punto centrale della coalizione allargata del centrosinistra. Se pensiamo che solo un anno fa si parlava di un Conte riferimento dei riformisti… E non è una differenza da poco”.
E Alessandria? “Abbiamo due problemi: il primo è il M5S e dico forza Conte. Perché se l’ex premier riesce a stabilizzare il partito in un’area di centrosinistra con posizioni ragionevoli è un bene per tutti, se invece inizia a spaccarsi tra Di Battista e Raggi, le cose cambiano. E poi l’area liberal: si va costruendo un movimento che fa capo a Renzi e Calenda che potrebbe essere utile, ma senza colpi di testa come accaduto di recente sul Ddl Zan. E su Alessandria è lo stesso: il primo punto è un’alleanza larga e ci stiamo lavorando da molto. Abbiamo incontrato i partiti della nostra area e poi il M5S, che qui ha sempre avuto un rapporto molto stretto e collaborativo con noi, specialmente a livello di gruppi consiliari. Tanto che i loro esponenti hanno già evidenziato la volontà di partecipare fin dall’inizio alla coalizione. Fattore che ha però provocato un certo contraccolpo sulla parte liberal: ci aspetta un’opera impegnativa, ma abbiamo tutte le intenzioni di raggiungere l’obiettivo”.
Guardando alle elezioni, una parte fondamentale l’avrà il programma: “Servono punti ben chiari e uno secondo me – sottolinea Antinucci – dovrà essere la chiusura del centro storico. Le piazze che abbiamo sono dei parcheggi, anziché essere vissute. Dobbiamo ripensare la qualità della vita di Alessandria, e di conseguenza del suo ambiente”.
E il candidato sindaco? “Abbiamo discusso su tutto nelle ultime settimane. Ma non sul candidato sindaco, ruolo per il quale la proposta è quella di Giorgio Abonante”.
Capitolo rinnovamento: “Non c’entra nulla con la rottamazione, sono due concetti diversi. Noi dobbiamo parlare insieme: il rinnovamento non si fa contro qualcuno, ma a favore del partito. Il Pd deve rinnovare la sua immagine. E penso che si debba intervenire sull’identità, pensando che la fotografia che ci rappresenta nel modo migliore è la frase di Letta che dice che il Pd dev’essere un partito riformista nella prassi, ma radicale nei valori”.
“Serve un partito coeso”
Lo sfidante Mauro Bressan spiega così il suo passo indietro: “All’unità io credo nei fatti, le parole non bastano. I comportamenti sono importanti. Avevamo presentato un ricorso sulle procedure e saranno gli organi preposti a stabilire se tutto è stato fatto in maniera regolare. Avevo chiesto anche a Rapisardo di fare un passo indietro e proporre Di Salvo come segretario. Non è stata accettata l’idea, Di Salvo sarà il vice e io mi metto a disposizione. Se il partito avrà bisogno di me, mi chiamerà”.
Bressan ricorda infine il passato: “Abbiamo preso in mano un Comune allo sfascio con la Giunta Rossa, abbiamo ridato speranza alla città e ci dimentichiamo di questo. Oggi la realtà di Alessandria è sotto gli occhi di tutti: investimenti sbagliati, degrado, nessuna visione sul futuro… Nei mesi che abbiamo davanti, dovremo lavorare con un partito forte e coeso per tornare alla guida dell’amministrazione”.