Alessandria - Frosinone: la beffa oltre il recupero
Segna Chiarello al 9', il pareggio di Charpentier 32 secondi dopo la fine del recupero
Pisseri capitola (senza colpe) solo oltre il 97'. Casarini ovunque e in condizione eccellente
ALESSANDRIA – Guardi la classifica e scopri che il Frosinone ha quasi il doppio dei punti dell’Alessandria. Vista la gara di oggi non sembrerebbe proprio e, forse, nell’esultanza degli ospiti per il pareggio acciuffato in extremis (anzi, oltre) c’è proprio la consapevolezza di un punto guadagnato togliendone due sacrosanti ai Grigi. I recuperi interminabili, che sanno di tempi supplementari, meritano un discorso a parte: è solo l’arbitro a decidere quando la gara è finita, certo, ma tanta discrezionalità a qualcuno dà alla testa.
Un’Alessandria che migliora, che adesso sa stare in B. Un’Alessandria che non fa le barricate e gioca. Un’Alessandria che mette in crisi l’identità tattica dell’avversario. Un’Alessandria che sta maturando: se il pareggio è un po’ duro da digerire, questi segnali sono un bel patrimonio.
PISSERI – Sicurezza: è ciò che trasmette ai compagni, dall’inizio alla fine, c’è anche quando, nel finale, il Frosinone tira di più e lui ci mette i pugni. C’è sulle conclusioni di Ciano e Canotto. E’ una certezza, che dà serenità ai compagni. Sul gol non ha colpe, eppure si arrabbia, perché il fortuno, con lui di guardia, ha retto fino al 97′. Meno pochi secondi. 7
MANTOVANI – Personalità: chiunque provi ad avanzare nella zona presidiata dall’ex Salernitana trova il cartello “di qui non si passa”. Messo nei fatti, la condizione che cresce, finalmente padrone di tutta la sua solidità al servizio della squadra: 6.5
PRESTIA – (dal 30’st) Recuperato: anche in poco tempo il problema al ginocchio è risolto. Entra per aggiungere chili e centimetri dietro per reggere all’aslato finale. Lo fa anche allontanando spesso la palla dall’area. Peccato per l’ultimo frammento, Charpentier sfugge alla guardia sua e di Di Gennaro, arriva prima sul pallone e lo gira in rete: 6
DI GENNARO – Suggeritore: parte dal suo piede la palla che pesca, perfetto, Chiarello. A conferma che è un difensore che vede il gioco, legge le situazioni e sa impostare. Il duello con Novakovich è a suo favore, soprattutto le palle alte sono tutte del centrale. Insieme a Prestia non riesce a neutralizzare Charpentier all’ultimo istante: 6.5
PARODI – Moto perpetuo: uno così sarebbe da replicare. E, forse, di replica da solo, perché possono cambiare hli avversari, prima Zerbin, poi Cicerelli e Canotto, ma lui c’è sempre, in anticipo spesso, con grandi recuperi, con una determinazione una energia che impressionano: 7
PIEROZZI – Volontà: tanta, ne ha da vendere il ragazzo scuola Fiorentina, che sa fare in maniera più che soddisfacente le due fasi, più quando si abbassa per aiutare la difesa che quando si propone in avanti. Ha una palla buona per segnare nel primo tempo, il diagonale è un po’ troppo angolato: 6
Alessandria - Frosinone: la beffa oltre il recupero
Segna Chiarello al 9', il pareggio di Charpentier 32 secondi dopo la fine del recupero
MUSTACCHIO (dal 20’st) Convinzione: entra con la testa giusta, quella di giocatori che ha ‘numeri’ da mettere al servizio della squadra. Determinazione tanta, fame di gioco anche, a volta un po’ di frenesia di troppo, ma anche un recupero in difesa con buonissima scelta di tempo: 6
CASARINI – Ovunque: dove deve essre, lo trovi sempre, per rompere il gioco, per impostare, per tirare. Condizione molto buona, potesse il pallone lo morderebbe anche, ha una continuità che è sintomo di fiducia nei propri mezzi. Oltre che di ritrovata abitudine alla categoria: 7
MILANESE – Duttilità: ha ragione Longo, deve ancora impratichirsi del ruolo, ma in mediana ci sa e ci può stare. Ha anche il guizzo da trequartista, come nel secondo tempo, quando solo il muro del Frosinone, in extremis lo ferma. Deve crescere nella gestione della palla, ma le basi sono buone: 6.5
BEGHETTO – Ordine: aiuta sempre a tenere equilibrata e attenta la linea arretrata, abbassandosi con i tempi giusti per aiutare Parodi. E, proprio perché sa di avere uno come lui alle spalle, si prende qualche libertà in progressione (magari qualcuna in più non sarebbe male). Su una palla messa bene in area Ravaglia deve fare uno degli interventi più impegnativi del primo tempo: 6
BENEDETTI – (dal 30’st) Stazza: serve anche quella, i centimetri soprattutto, per chiudere le maglie, a tutte le altezze agli attaccanti del Frosinone: 6
CHIARELLO – Motore: di quelli che Longo sa quando deve accendere. la marcia giusta la inserisce un ragazzo che si è meritato la B e, che, adesso, sta imparando a interpretarla per tenersela, per sé e per i Grigi. E’ un giocatore tuttofare da metacmpo in su: un attaccante alla sua maniera, ma anche un francobollatore dei centrocampisti avversari (tocca a Maiello, che di pallone ne vede pochi). Il gol è anche bellissimo per esecuzione, da punta di quelle astute: 8
Alessandria - Frosinone: "Se siamo cresciuti è merito anche della nostra gente"
Longo esalta "uno stadio maturo. Ha sempre trasmesso entusiasmo e serenità alla squadra!
CORAZZA – Lotta: fa la guerra su tutti i palloni che arrivano dalle sue parti o che, comunque, va a cercarsi. Non è facile, perché se la deve vedere con gatti e Szyminski, che hanno centimetri e chili in più. Ma li tiene sempre vigili, con qualche spazio liberato per gli inserimenti dei compagni: 6
ARRIGHINI – (dal 20’st) Sacrificio: prova a colpire in ripartenza, se non gli riesce, perché la difesa si chiude, si impegna a tenere alta la palla per aiutare la squadra a non avere troppa pressione avversaria: 6
KOLAJ – Accelerazione: i suoi scatti, all’inizio, fanno soffrire la difesa avversaria. E quando i due esterni provano a prendegli le misure, allora svaria e cerca tutti i varchi possibili per infilarsi. Un paio di palloni davvero interessanti al tiro, fuori di poco. ma la sua intensità costante è uno dei segnali utili: 6.5
PALAZZI – (dal 37’st) Rallentatore: dovrebbe aiutare a fare diga nel finale, ma la condizione fisica non al meglio non lo aiuta molto in questo compito: ng