L’incendio al ponte e la sindaca bocciata
I fatti di Roma e quelli alessandrini, causati dai "ricoveri di fortuna"
ALESSANDRIA – La mente è andata immediatamente al 2007. Era febbraio.
Vedendo le immagini di Roma, dove ieri sera un ponte è stato divorato dalle fiamme, probabilmente sprigionate dalle baracche “allestite” sotto la struttura, dove si accampano diverse persone (lo riporta, tra gli altri, il sito Dagospia) e aggravato dalla presenza di tubature di gas, non si può non pensare a quando, ad Alessandria, il ponte Tiziano venne danneggiato per un motivo praticamente analogo, pur senza (per fortuna) la spettacolarità del fuoco, immortalato da migliaia di smartphone, complice il sabato sera e la zona (quella di Ostiense) caratterizzata dalla movida.
Il bilancio
Il bilancio dice: nessuna conseguenza alle persone, due ore di intenso lavoro da parte dei pompieri, il crollo di una sezione del ponte e la chiusura dell’infrastruttura, “per chissà quanto tempo”.
Alessandria in tilt
Nel 2007, ad Alessandria, un incendio scoppiò in un cunicolo che percorre tutte le arcate del Ponte Tiziano. Secondo vari calcoli, il danno fu di oltre due milioni di euro. A originare il fuoco, si scoprì, fu con tutta probabilità un cortocircuito dovuto a un televisore collegato a un improvvisato impianto “attaccato” ai cavi elettrici del ponte stesso. Era in una delle piccole abitazioni abusive che sventurati si erano ricavati per evitare di trascorrere notti all’addiaccio. Il ponte venne chiuso, il trafficò ne risentì in modo piuttosto significativo (c’era ancora il vecchio ponte Cittadella). Le proteste furono infinite.
Le elezioni
Fu una mazzata per la città. E ovviamente anche per il sindaco di allora, Mara Scagni di centrosinistra, accusata da più parti. Durante la campagna elettorale successive, il caso del Ponte Tiziano venne ricordato più volte. Mara perse e cedette Palazzo Rosso a Piercarlo Fabbio.
A Roma, invece, si vota oggi e domani. Virginia Raggi, sindaca uscente, si ricandida col Movimento Cinque stelle. Già non parte favorita. I fatti di stanotte non l’aiutano di certo…