Presidenti della Repubblica in visita a Valenza
Nel 1959 Gronchi, nel 1983 Pertini
VALENZA – Sono molte le personalità politiche nazionali che hanno visitato Valenza e le sue principali istituzioni congiunte all’oreficeria. In questo breve scritto ci soffermiamo sulle venute di due Capi di Stato italiani: Giovanni Gronchi (un innovatore istituzionale) e Sandro Pertini (un trascinatore emozionante). Sono due efficaci dimostrazioni di quanto fosse interessante e originale questo nostro piccolo ma importante centro produttivo.
Il terzo Presidente della Repubblica Italiana Giovanni Gronchi (in carica dal 1955 al 1962) giunge in visita a Valenza il 16 luglio 1959; è il primo Capo dello Stato italiano che onora della sua presenza questa città.
Vivissimi sono è l’attesa e il fervore di generale operosità; sin dalle prime ore del mattino si vedono parecchie persone lungo l’itinerario che sta seguendo il Presidente, condotto in automobile sulla panoramica Colla che collega Alessandria ad una Valenza tutta ornata di sventolanti bandiere tricolori. Accompagnano il Presidente Gronchi alcuni rappresentanti del Governo, della Camera dei Deputati, del Senato (quali Colombo, Martino, Brusasca, Borgarelli, Desana e Piola) e tutte le autorità del territorio.
Ad accoglierlo, alle ore 11,30, sulla soglia della nuova sede dell’Associazione Orafa Valenzana, nella Casa dell’Orafo in villa Scalcabarozzi (ex Caligaris, sede dell’AOV, proprietà dell’Immobiliare Orafa S.P.A. appositamente costituita), oltre ad una folla plaudente c’è l’impavido e autorevole presidente dell’Associazione Luigi Illario (anche presidente della Camera di Commercio di Alessandria) che tiene il discorso di saluto e, a nome di tutti gli orafi di Valenza, offre in dono a Gronchi un prezioso cofanetto in oro e argento, opera del longevo (anni 92) e presente maestro orafo cesellatore Giuseppe Gillio.
Quindi si procede alla cerimonia di inaugurazione ufficiale della Mostra Permanente di gioielleria, oreficeria, argenteria riservata agli acquirenti esteri (già funzionante dal 12 aprile 1959); l’illustre ospite passa a osservare affascinato le novanta vetrinette risplendenti di oro e gemme, accompagnato dal rag. Melchiorre direttore della mostra ed erede di una dinastia di gioiellieri valenzani. Il Presidente della Repubblica, tra una folla imponente che gli fa ala al passaggio, compie poi a piedi il breve tragitto (ore 12) che separa la mostra dall’Istituto Professionale di Oreficeria dove si reca per una rapida visita.
Alle ore 12,20 prosegue su auto scoperta, con il sindaco e tra una folla acclamante, attraverso corso Garibaldi sino a piazza 31 Martiri e lì giunto entra nel Palazzo comunale. Qui viene ricevuto dalle autorità cittadine con un caloroso e ampio saluto del sindaco e il conferimento della cittadinanza onoraria, seguito dalla risposta e dal ringraziamento del Presidente della Repubblica Gronchi che alle ore 12,50 riparte per Alessandria.
In omaggio all’Illustre visitatore il 5 giugno 1959 il Comune di Valenza ha cambiato la denominazione di Viale Milano (la strada che conduce alla Stazione) in Viale della Repubblica. Pochi mesi prima era uscito il primo numero del giornale-rivista dell’Associazione “L’Orafo Valenzano”.
Da menzionare un incessante lavoro preparatorio, senza discrepanze per l’importante incontro, effettuato dal Comitato di Onoranze, soprattutto con tutti i membri allineati all’unisono e dove nulla è stato lasciato al caso; insediato dal sindaco Luciano Lenti è composto da: Buzio, Faletta, Fusco, Illario, Lombardi, Peola, Provera, Rivalta. Tuttavia, da questo momento, nascerà una discordanza evidente che durerà a lungo, una certa disputa fra l’Amministrazione comunale e l’A.O.V. Ma come sempre le pecche non sono da una sola parte.
Buona riuscita anche della serata danzante, con sfilata di moda, tenutasi per l’occasione nell’ampio e splendido giardino che circonda la neogotica villa ottocentesca. Magia, concretezza ed emozione, alto è l’autocompiacimento generale, con l’orgoglio superbo di sentirsi tra i migliori, pur non mancando invidie e interessi contrapposti.
Il Consiglio Direttivo dell’A.O.V. eletto per il biennio 1959-1960 risulta composto da: Agliotti Attilio, Annaratone Aldo, Baggio Luigi, Baldi Enrico, Bonafede Renzo, Bonzano Aldo, Cabalisti Ettore, Emanuelli Giovanni, Illario Luigi, Lombardi Mario, Lunati Pietro, Meregaglia Orazio, Montini Marco, Pagani Arno, Proverà Elio, Pasero Aldo, Pasetti Alfonso, Sassetti Aldo, Vecchio Paolo, Zavanone Luigi, Zucchelli Guido. i Sindaci sono: Pessina Dionigi, Lingua Giorgio, Amelotti Pierino, Pozzi Sergio, Garavelli Dante.
In una radiosa giornata di sole primaverile, sabato 16 aprile 1983 alle ore 17,10 giunge da Casale Monferrato in una Valenza imbellettata e seducente, per una breve ma significativa visita alla Mostra Permanente e alla AOV, il Presidente della Repubblica più popolare e amato dagli Italiani: Sandro Pertini (settimo presidente, in carica dal 1978 al 1985), una figura di grande rilievo che durante questi anni oscuri della politica italiana riesce a dare speranza e coraggio ai giovani e ai meno giovani, con i suoi modi spontanei, la sua umanità e il suo modo di comunicare.
E’ accolto con devozione popolare da un tripudio di folla calda e affettuosa in un fragore di applausi. Il giardino imbandierato dell’Associazione Orafa Valenzana, luogo di prestigio e di magnificenza, è gremito di persone mentre i deferenti esponenti locali Ubaldo Bajardi, presidente dell’Export-Orafi Mostra Permanente Oreficeria, e Paolo Staurino, presidente dell’AOV, fanno gli onori di casa. Particolarmente affettuoso è il saluto rivolto dal Presidente della Repubblica ai numerosi bambini che scandiscono il suo nome fra gli applausi dei tanti valenzani presenti. Insieme con le autorità civili, militari, ai parlamentari della Provincia e un pantheon di altri personaggi, visita la Mostra Permanente di oreficeria, complimentandosi per il livello qualitativo della manifattura orafa di Valenza, al tempo composta da circa 700 aziende, da oltre 6.000 operai e da una forte Associazione Orafa che conta circa 450 iscritti, anche se il settore ha perso parte della forma smagliante di un tempo.
Prima di essere ricevuto nella gremita sala consigliare dell’AOV, il Presidente della Repubblica incontra il suo vecchio amico Guido Marchese, sindaco di Valenza dopo la Liberazione che ebbe ad ospitare Sandro Pertini durante la Resistenza.
Ovviamente, per il consueto rituale, il presidente della Export Orafi MPO dona al Presidente della Repubblica una targa d’oro, mentre il presidente dell’AOV Paolo Staurino consegna un cofanetto contenente una pipa di radica rivestita in oro (tanto apprezzata).
Prima di lasciare Valenza il corteo presidenziale si dirige verso l’Istituto Statale d’arte Benvenuto Cellini, ancora tra una folla osannante, un misto di urla e applausi e con l’entusiasmante accoglienza degli studenti. Dopo essersi trattenuto per circa venti minuti in visita alle aule scolastiche, pronunciando parole di incoraggiamento per gli allievi che diventeranno futuri orafi, il Presidente alle 18,15 risale sulla nuova Maserati blindata che lo riporta ad Alessandria (dove era giunto al mattino dall’aeroporto di Genova per poi trasferirsi a Casale e quindi a Valenza).
Sicuramente tutto questo accadeva in un’altra realtà da quella glaciale e individualista di oggi.