Perugia - Alessandria: Pisseri enorme
Positivo il debutto di Palazzi. Kolaj sfiora il colpo
"Bravi i ragazzi, hanno fatto giocare male il Perugia"
PERUGIA – Nella “partita a scacchi” tra Longo e Alvini manca la mossa da scacco matto, ma è un punto storico, il primo in B dopo 46 anni, soprattutto il segnale che l’Alessandria sta incominciando a calarsi nella categoria, in cui, più ancora che essere belli, conta rendere poco belli gli avversari, limitarli nelle loro qualità e nei loro uomini migliori.
Questo piace a Moreno Longo. “L’interpretazione dei ragazzi è stata perfetta. Contro una squadra costruita con intelligenza, che sa palleggiare bene e crea tanto, che noi, però, abbiamo costretto a giocare male“.
Quando si limita una rivale in fiducia, rischiando moderatamente, il pensiero alla vittoria resta costante, fino al recupero. “Certo che ci abbiamo creduto e provato. L’inserimento di Kolaj poteva permetterci di spaccare la gara e per poco non ci siamo riusciti perché con la sua progressione e la sua corsa, se il ragazzo s’invola, prenderlo è un problema per tutti. Sono sincero, speravo che il karma ci premiasse di più. Però – insiste Longo – la mia squadra ha grandi meriti, perché con cinque sconfitte, pur giocando bene, il rischio di smarrirsi, mentalmente, c’è. Non è successo e il merito è dei giocatori, che per questo atteggiamento avrebbero meritato di più. Ci prendiamo questo punto, che può significare tanto“.
Perugia - Alessandria: Pisseri enorme
Positivo il debutto di Palazzi. Kolaj sfiora il colpo
Di Kolaj il tecnico ha grande considerazione. “Avrei voluto dargli più minuti, ma l’andamento della gara non me lo ha permesso. E’ molto promettente, si impegna al massimo in settimana, mette anche oltre il 100 per cento, ci darà molto”.
In mezzo Palazzi si riprende la B con personalità. “Lo conosco molto bene, a Vercelli, cinque anni fa, l’ho utilizzato molto ed era ancora un under. Un infortunio ha frenato la sua parabola verso l’alto, ma sa di avere una grande opportunità, che l’Alessandria gli ha dato, di dimostrare che questa è la sua categoria”.
Seconda gara dall’inizio per Prestia: il capitano segna, lotta, fa passare quasi nulla. Poi il campo, dopo 70′, è necessario, “per tre ragioni: il cartellino giallo, i crampi, il rischio che non potesse essere lucido fino alla fine. Non dimentichiamo che Beppe è al rientro dopo un lungo stop, gli abbiamo chiesto di accelerare, perché era necessario averlo, ma va dosato per aiutarlo ad arrivare di nuovo al meglio”
Beghetto? “Nulla di muscolare, solo qualche linea di febbre”.
Perugia - Alessandria: finalmente un punto
Pareggio lottato e meritato. Grande Pisseri nel finale, pessimo De Luca che aggredisce il portiere
Certo, se l’Alessandria riuscisse ad eliminare gli errori… “Errore? Io non l’ho visto”, scherza Longo. E non è una provocazione, anzi è un invito a cambiare l’approccio. “Il trend, anche mentale, dipende da noi. Tutti possono: parliamo sempre meno, allontaniamo i pensieri negativi e sostituiamoli con quelli positivi. Che il campionato di B fosse complicato l’ho spiegato a tutti fin dai primi giorni dopo la promozione. Per me – insiste Longo – non è una sorpresa. L’Alessandria ha pagato lo scotto iniziale, ma questo è un gruppo che mi sta dimostrando coesione, organizzazione e compattezza”.
In avvio, l’episodio che fa più discutere, il mancato rosso a Chichizola, che esce a valanga, dalla sua area, per fermare Corazza. “Il regolamento dice che se il giocatore si allarga in fascia e tende ad andare verso la bandierina, per chi lo affronta c’è solo giallo. Sarebbe rosso in caso puntasse direttamente in porta. E’ ciò che è scritto: non lo condivido, ma lo accetto. Se vale questo, allora nell’azione del vantaggio del Perugia avrei dovuto dire al mio portiere di buttarlo giusto, visto che De Luca è diretto sulla bandierina, e al massimo si sarebbe preso un giallo. Anzi, la prossima volta gli farò questa raccomandazione”