Alessandria - Brescia: spettacolo sugli spalti
ALESSANDRIA - La Nord che intona l'inno dei Grigi prima dell'inizio della partita mette i brividi. Sono gli stessi che…
Insufficienze in difesa, meno spinta a sinistra. Corazza, quarto gol
ALESSANDRIA – Un tempo, il primo, in cui il vantaggio dell’Alessandria sarebbe stato più che legittimo. Una ripresa in cui il Brescia è cresciuto, ma soprattutto i Grigi sono calati: più che nella condizione fisica, nella concentrazione e negli errori. Troppi, pesanti: in categoria non ci possono stare, diventano demeriti anche quando i meriti altrui non sono così netti. Anzi.
Alessandria - Brescia: spettacolo sugli spalti
ALESSANDRIA - La Nord che intona l'inno dei Grigi prima dell'inizio della partita mette i brividi. Sono gli stessi che…
PISSERI – Tradito: dagli sbagli individuali, che lo lasciano, di fatto, ‘nudo’ davanti alle giocate degli avversari. Due parate decisive, una per tempo. E nel raddoppio di Jagiello è pure coperto da un compagno (Di gennaro) che gli impedisce, anche se volesse, un intervento comunque complicato: 6.5
MANTOVANI – Combattente: il duello con Tramoni, nel primo tempo, è fra i più intensi e sono più le chiusure del difensore che le volte che l’esterno offensivo riesce a spuntarla, peraltro senza essere mai pericoloso. Ha il piede per i cambi di gioco, però ha ancora passaggi a vuoto da eliminare: 6
CELESIA – (dal 26’st) Frenato: i mezzi ci sono, non sempre, però, riesce ad esprimersi e nel duello fisico è un po’ leggero: 5.5
DI GENNARO – Insicuro: quello del secondo tempo, e vale anche per altri compagni, perché nella prima frazione è autoritario e cancella Bajic, e spesso fa anche partire l’azione. Nella ripresa si perde Moreo nell’azione da cui nasce il secondo gol, e anche la spizzata in area non è una idea felice. E’ uno degli episodi che spostano gli equilibri dalla parte del Brescia: 5.5
PARODI – Bifronte: la versione dei primi 45′, pur con qualche rincorsa sulla fascia per recuperare, è efficace, soprattutto per un poi di break innescati da suoi recuperi. Sul primo e sul terzo gol, però, ha tante colpe: va a marcare Léris da dietro, errore elementare, e nel terzo perde un allone velenoso a favore di Cavion, che poi serve Palacio. Forse è anche questione di lucidità, ma il peso di certi sbagli è grande: 5
MUSTACCHIO – Suggeritore: anche per lui un buon voto nel primo tempo, abbassato dalla ripresa. Nei primi 45′ ha scatti sulla fascia e i ctoss migliori sono i suoi, almeno un paio da trasformare in gol a occhi chiusi, oltre al contributo in difesa. E’ fra quelli che più accusano i due gol del Brescia. Nella ripresa un paio di tentativi, ma passo lento: 6
CASARINI – Costruttivo: è aggressivo, intenso, recupera palloni, fa la guerra, si abbassa se serve, imposta, vede bene il gioco, garantisce sostanza. Almeno fino al vantaggio ospite, poi anche lui si perde , con un calo fisico e, anche, di partecipazione alla manovra: 6.5
BRUCCINI – Filtrante: nel primo tempo molti palloni del Brescia li cattura lui, con energia e buone scelta di tempo, e si propone anche in fase offensiva, con una occasione che trova Joronen attento. La partenza della seconda frazione è decisamente più opaca: 6
Alessandria - Brescia: un tempo non basta
Meglio i Grigi nella prima frazione, ma non finalizzano. Le rondinelle crescono nella ripresa e sono ciniche nello sfruttare gli…
MILANESE – (dal 15’st) Talentuoso: per come controlla e imposta a testa alta si capisce che può dare molto. Per il momento è potenziale, in attesa di diventare, presto, più reale: 6
BEGHETTO – Diligente: certo, perché prova a svolger il compito che gli ha indicato il tecnico. Senza picchi, a tratti frenato, in altri più propositivo. Il lavoro in copertura lo limita, coinvolto di fatto solo in una azione in cui i Grigi sono pericolosi. Da lui è lecito attendersi di più: 6
LUNETTA – (dal 16’st) Altalenante: determinazione tanta, efficacia un po’. Ha un impatto molto parziale sulla gara, nel momento in cui servirebbe molto: 5.5
CHIARELLO – Mobile: gioca molto tra le linee, ha sulla testa l’occasione enorme, a porta spalancata, e non la sfrutta. Insiste, ma con giocate che, con il passare dei minuti, specie in avvio di ripresa, diventano più prevedibili e anche fisicamente limitabili: 6
ORLANDO – (dal 16’st) Motivato: e anche rapido, con accelerazioni che mettono affanno a Pajac. Da un suo cross nasce il gol che rimette l’Alessandria in partita. Se Longo sceglie un atteggiamento più offensivo, vale la pena di insister e aumentare il minutaggio: 6
CORAZZA – Opportunista: soprattutto nell’azione del gol, nel posto giusto quando serve. Un po’ meno nelle due occasione enormi nel primo tempo, soprattutto quella dopo pochi minuti, in cui perde il momento giusto e permette a Joronen di opporsi: 6
PALOMBI – Pallido: anche nella prima frazione in cui tutti i compagni sono ben dentro il gioco, è ben limitato dalla retroguardia bresciana e sparisce senza lasciare traccia in avanti: 5
MARCONI – (dal 26’st) Reattivo: segnali di crescita, nella condizione, ci sono. Molto merito nell’azione del gol è suo, perché in area sa farsi sentire e lasciare il segno. Deve aggiungere minuti e consistenza, perché l’Aolessandria ha bisogno assoluto di lui: 6