Alessandria - Pisa, micidiale uno - due. Secondo ko
I Grigi resistono un tempo, poi si fanno infilare da un giocatore di categoria superiore, Lucca
Il pisa ha cambiato passo, i Grigi no: sicuramente la condizione conta, ma è anche questione di uomini. Russo in nazionale U21
PISA – Non si dica “mal comune, mezzo gaudio”, solo perché il Brescia ha travolto (5-1) il Cosenza e i calabresi stanno palesando evidenti difficoltà. L’Alessandria deve guardare a casa e ad una serie B che ha alzato l’asticella, e di tanto, scavando un solco nettissimo con la C. Il salto non è mai stato evidente, netto, impegnativo e obbliga, nelle ultime 96 ore di mercato, anche a tagliare qualche ramo della terza serie, giocatori che hanno aiutato a salire, sono bravi, possono anche riptersi, ma in C, non in B.
Dove le squadre come il Pisa sono tante. Toscani che hanno aggiunto anche Naghy e in attacco si guarda alla serie A, come se non bastassero Lucca, Masucci, Marsura e Cohen. E’ vero, il noviziato in trasferta è complicato, però all’Arena Garibaldi sono emersi limiti che il coraggio e la personalità di Benevento avevano un po’ coperto. In tutti i reoarti, ad eccezione della porta, dove Pisseri è determinate in almeno tre occasioni per tenere i auoi dentro la gara. Ma quando il portiere è il migliore in campo, nonostante due reti subite, c’è da riflettere e molto.
Le mosse di Luca D’Angelo hanno funzionato: l’ex Rimini e Alessandria ha imparato a stare, e bene, in B. Ha sorpreso rinunciando, di fatto, a una punta fissa, ma dentro un disegno ben preciso, mettendo nel conto anche un po’ di fatica. “Nei primi venti minuti abbiamo sofferto il pressing iniziale dei Grigi. Ne siamo usciti indenni, abbiamo preso campo e nel finale abbiamo creato tre o quattro opportunità per segnare. Senza mai rischiare”.
Il miglior Pisa nella ripresa, “abbiamo preso il controllo del gioco e prima che si sbloccasse Lucca siamo andati vicino al vantaggio. Bravi, poi, a chiuderla in pochi minuti, ma di gol avremmo potuto realizzarne altri”. Con un atteggiamento tattico duttile: prima tre giocatori offensivi rapidi e bravi nell’uno contro uno, “per portare fuori i difensori, perché sapevamo che l’Alessandria marca a uomo”. Tutto previsto l’ingresso in corsa di Lucca, “al netto dei due gol ha fatto salire la squadra”. Soprattutto, una panchina che fa la differenza: il contributo dei cinque Grigi entrati, invece, non si è notato. Soprattutto, l’Alessandria ha dimostrato di non crederci abbastanza, specie nel primo tempo, quando sarebbero serviti più convinzione e il cambio di passo per indirizzare la partita.
Alessandria - Pisa, micidiale uno - due. Secondo ko
I Grigi resistono un tempo, poi si fanno infilare da un giocatore di categoria superiore, Lucca
Un giocatore con le caratteristiche di Lucca manca all’Alessandria: il mercato deve aggiungere fisicità, perché la differenza, sotto questo profilo, è parsa, specie nella ripresa, molto evidente. Di cosa hanno bisogno i Grigi? Un uomo per reparto: anche in difesa, perché le difficoltà muscolari di Di Gennaro in questo primo mese richiederebbe di avere una soluzione di pari valore. Come può essere Giuseppe Bellusci (89) difensore centrale, nelle ultime due stagioni a Monza, 30 presenze in B in uscita dalla società brianzola, che ha giocato anche in A a Empoli, Ascoli e Catania e in B a Palermo, oltre a un campionato, 2014 – 2015, al Leeds. Su di lui anche Vicenza e Bari in C.
A centrocampo serve impostazione, anche per le vie centrali, veloce, efficace, senza troppi fronzoli. E serve pure filtro. E davanti, confidando nel recupero di Marconi, comunque un innesto da doppia cifra è indispensabile.