«In regione e provincia i numeri si confermano molto bassi»
Le riflessioni (e i grafici) del professor Bianchi dell'Upo
ALESSANDRIA – Ancora una volta le notizie sono buone. Forse ancora migliori rispetto all’aggiornamento precedente, perché anche Alessandria – che aveva mostrato qualche fattore da monitorare – migliora esattamente come il resto della regione.
«È vero – conferma Carluccio Bianchi, docente di Macroeconomia dell’Upo – il bilancio è sicuramente incoraggiante, e anche se ci sono alcune realtà, come Biella e Vercelli, che mostrano ‘segno più’ si tratta di variazioni davvero minime, e nel contesto di numeri molto bassi. Bisogna proseguire così, facendo attenzione a tutte le varie insidie, a cominciare ovviamente dalla tanto temuta ‘variante Delta’. Ma per il momento possiamo ritenerci più che soddisfatti».
Distacchi minimi
Una tendenza espressa in maniera eloquente dalla classifica sull’incidenza dei nuovi contagi ogni 100mila abitanti: il Piemonte è a quota 5, Alessandria a 6, la Lombardia a 8, mentre l’Italia chiude a quota 9. Differenze quasi insignificanti, insomma, che certificano il momento positivo.
E a livello regionale, se possibile, le cose vanno ancora meglio, in quanto si scende da 307 a 198 contagi settimanali, quindi 109 in meno e con una variazione percentuale pari al 36%. «Sono in media 28 casi al giorno – aggiunge il professore – e per trovare numeri simili dobbiamo tornare indietro addirittura allo scorso 10 agosto».
Il traino è rappresentato, come sempre, da Torino, che contribuisce con 57 unità in meno, ma vanno molto bene anche Novara (-20), Cuneo (-19) e Alessandria che, come vedremo in maniera più dettagliata, fa registrare un ottimo ‘meno 11’.
Nei giorni scorsi, attraverso queste colonne, Bianchi aveva sollecitato sulla necessità di aumentare il tracciamento e forse qualcosa sembra finalmente muoversi anche in questa direzione.
Gli extra protocollo
«Effettivamente gli asintomatici sono in aumento, dal 51 al 58% e spero che sia un dato in grado di aumentare ancora in futuro. Buone notizie anche sul fronte dei sintomatici extra protocollo, in calo dal 19 al 13%. Non siamo certo vicini a numeri da grande sequenziamento, ma è un segnale incoraggiante. Il tasso di positività, sulle teste, è invece pari allo 0,2%, anche se bisognerebbe processare più tamponi. Nel recente passato sono stati pochi».
Sostanzialmente stabili, e comunque molto vicine allo zero, le Rsa, mentre le scuole scendono da 26 a 12 e la prospettiva è ovviamente quella di migliorare ancora. Ottime notizie sul fronte della pressione ospedaliera: terapie intensive da 17 a 11, con tasso di occupazione dell’1,8% (il picco della terza ondata era stato 378, a inizio aprile), mentre i ricoveri ordinari erano 202 e sono 145. In tutta la settimana due soli decessi, contro i 10 del precedente aggiornamento.
Infine Alessandria, i cui contagi scendono da 37 a 26, quindi come detto in precedenza 11 in meno. «Variazione in percentuale pari al 30% – conclude il professore – e la media giornaliera è inferiore a 4. Per la precisione siamo a 3,7. Non ci sono vittime da 37 giorni consecutivi, i guariti sono 26 in più e gli attualmente positivi in totale calano fino a quota a 71».