Smart City, non c’è l’accordo con l’azienda vincitrice del bando
Adesso Amag cercherà altre ditte interessate a realizzare il progetto
ALESSANDRIA – Sette mesi di lavoro per mettere un punto che, però, non è quello definitivo. Si apre così un nuovo capitolo nella storia del progetto Smart City, la visione di una “nuova” Alessandria dove i contatori dell’acqua, della luce, del gas, l’illuminazione pubblica, la videosorveglianza, la raccolta dell’immondizia e non solo, fanno un salto di qualità adattando i propri servizi basandosi sull’elaborazione dei ‘bigdata‘.
La procedura per il raggiungimento del project financing ha di fatto escluso tutte e cinque le aziende che si erano proposte per realizzare il progetto Smart City. “Alla fine di un complesso iter di valutazione tecnica – si legge in una nota diramata da Amag – si è ritenuto che la proposta di maggior interesse pubblico, alla luce della profonda analisi svolta da Consorzio e dalla Commissione per le motivazioni espresse nelle premesse, fosse quella presentata dalla società Alpitel, a condizione che fossero apportate alcune fondamentali integrazioni e modifiche, sia sul fronte tecnico, tecnologico e di servizio, che sul fronte economico finanziario. Le modiche proposte dalla società Alpitel non sono tuttavia state giudicate da parte del Consorzio e da parte della Commissione tali da garantire il raggiungimento degli obiettivi prefissati dal Progetto Smart City, da cui la dichiarazione di non fattibilità”.
E ora? “Il Consorzio AMAG Servizi valuterà l’esistenza sul mercato di soggetti interessati a realizzare il Progetto Smart City”.