E’ iniziato il Consiglio comunale aperto sul mondo carcerario alessandrino
ALESSANDRIA – ORE 19.20 – “Il vero problema, a parte gli infiniti dettagli – spiega il Garante emerito Perini (tra il 2015 e il 2018 ad Alessandria) – è se considerare il carcere una discarica da tenere chiusa oppure un quartiere della città. O si fa una scelta o l’altra. Ma non a parole, il problema è operativo. La vera partita è scegliere tra un carcere chiuso, con un enorme muro davanti o un quartiere della città nel quale vivono e lavorano un migliaio di persone.
La differenza la fa il ruolo della società civile.
Quanto più all’interno del carcere si lavora, si legge, ci si incontra tanto più si abbassa il pericolo della recidiva. E’ un luogo dove si decide la sicurezza fuori.
Ogni dieci persone che escono quanti tornano a delinquere entro tre anni? Se hanno avuto modo di avere esperienze, misure alternative l’80 per cento non tornerà in carcere.
La responsabilità civile ci deve portare ad avere molto a cuore quel confine che ci separa dal carcere, che non deve essere un muro“.
Sia il direttore delle due carceri che il comandante della Polizia penitenziaria hanno posto l’accento sull’importanza di aumentare l’organico di chi lavora all’interno degli Istituti, per permettere alle varie professionalità di offrire il giusto apporto ai detenuti, tenendo conto di ogni individualità, affinché intraprendano un percorso per essere reintegrati nella società.
ORE 18.20 – E’ iniziato da pochi minuti il Consiglio comunale aperto tematico. L’obiettivo della seduta è quello di far conoscere tutto quello che ruota attorno al mondo delle carceri alessandrine. Un dialogo, dunque, esteso a tutto il mondo carceraio.
Saranno presenti i Garanti, anche quelli del passato, fino all’amministrazione Rossa, il garante regionale, la direttrice delle carceri alessandrine, la comandante della polizia penitenziaria e le sigle sindacali.
Discutendo di carcere, aveva spiegato il presidente del Consiglio comunale Emanuele Locci, è necessario ascoltare anche chi ci lavora, un mondo che ha le sue difficoltà.
Presente anche l’associazione Betel, che meglio conosce il mondo del volontariato che ruota attorno alle carceri.