Tolto il fascicolo al Gip: la protesta, “toghe appese al chiodo” per due giorni
La Camera Penale di Alessandria aderisce all'astensione (oggi e domani) al deliberato dell'Unione Camere Penali italiane
ALESSANDRIA – Toghe “appese al chiodo” oggi, giovedì 24 giugno, e domani, anche ad Alessandria: la Camera penale alessandrina, in conformità al deliberato dell’Unione Camere Penali italiane, ha aderito all’astensione dalle udienze e da ogni attività giudiziaria del settore penale.
La protesta ha le sue radici nella tragica vicenda della funivia del Mottarone, ed conseguente alla decisione del Tribunale di Verbania di revocare l’assegnazione del fascicolo al Gip, dottoressa Banci Buonamici.
Questo il testo della Giunta dell’Unione della Camere Penali italiane.
La Giunta, presso che: “è noto a tutti quanto accaduto a Verbania dopo la tragedia della funivia del Mottarone. L’Ufficio del Pubblico Ministero procedeva al fermo di alcune persone ritenute indiziate di reato e a tali provvedimenti veniva dato enorme risalto mediatico.
Il giudice incaricato della convalida (Gip, ndr) assumeva provvedimenti di diniego, scarcerando gli arrestati. Il presidente del Tribunale di Verbania revocava l’assegnazione del fascicolo al giudice dottoressa Banci Buonamici.
La decisione assunta è fatto gravissimo – si legge nella delibera – che non trova certo giustificazione in implausibili formalismi burocratici.
Nonostante l’immediata denuncia di tali fatti da parte della camera Penale di Verbania e dell’Unione, la magistratura associata e gli Uffici giudiziari piemontesi hanno inteso reagire rivendicando la correttezza formale di quel provvedimento ed anzi attribuendo all’Avvocatura la formulazione di accuse infondate.
La Camera Penale di Verbania, per denunciare la gravità della situazione all’opinione pubblica e manifestare la propria protesta, ha indetto un’astensione dalle udienze in quel circondario per il 22 giugno 2021, con convocazione di una pubblica assemblea, alla quale parteciperà il presidente dell’Unione Camere Penali italiane.
Considerato che, la gravità di quanto accaduto a Verbania deve essere denunciata da tutta l’Avvocatura e da tutti coloro che hanno a cuore il rispetto delle regole atte a garantire la terzietà del giudice e i diritti delle parti; è sempre più evidente che l’unicità delle carriere dei magistrati del Pubblico ministero e dei Giudici impedisce la piena realizzazione dei principi costituzionali del giusto processo ed in particolare della terzietà del giudice.
In Parlamento è in discussione la legge di riforma costituzionale di iniziativa popolare per la realizzazione della separazione delle carriere, promossa dall’Unione delle Camere Penali italiane e sottoscritta da oltre 70 mila cittadini. L’approvazione di tale legge è necessaria anche al fine di riconsegnare credibilità alla giurisdizione del nostro Paese, oggi fortemente compromessa nel sentire della pubblica opinione.
Le proposte iniziative referendarie, pure utili per ulteriormente contribuire ad una nuova consapevolezza dei cittadini della necessità della realizzazione dei principi costituzionali che vogliono garantita la terzietà, non debbono costituire una alternativa all’approvazione della riforma.
Tutto ciò considerato – si legge nel testo – esprime la propria solidarietà e fattiva partecipazione alla iniziativa della Camera Penale di Verbania.
E proclama, secondo le regole del codice di autoregolamentazione, l’astensione dalle udienze e da ogni attività giudiziaria nel settore penale per i giorni 24 e 25 giugno 2021 (escluso il circondario di Verbania, la cui astensione è stata programmata per il 21 giugno; i circondari di Benevento, Avellino, Napoli Nord, Nola, Torre Annunziata, Santa Maria Capua Vetere indetta per il 16 giugno; il circondario di Salerno sempre il 16 giugno, ndr).
Invita le Camere Penali territoriali ad organizzare nella giornata del 24 giugno iniziativa di informazione e di discussione sulle ragioni della protesta.
Indice per la giornata del 25 giugno una manifestazione nazionale a Roma alla quale invita a partecipare tutte le forze parlamentari che siano disponibili al rilancio del percorso per l’approvazione della legge di iniziativa popolare per la realizzazione della separazione delle carriere.
Dispone la trasmissione della presente delibera al presidente della Repubblica, ai presidenti della Camera e del Senato, al presidente del Consiglio dei Ministri, alla ministra della Giustizia, ai capi degli Uffici giudiziari”.