Addio a Giuseppe Dottino, ‘artista’ della bicicletta
Si è spento a 92 anni. A fine settembre 2020 aveva chiuso il suo negozio
ALESSANDRIA – La storia della bicicletta perde un grandissimo protagonista. Si è spento Giuseppe Dottino, che il 9 luglio avrebbe compiuto 93 anni.
Dal padre aveva ereditato un laboratorio artigianale, che prima era in via Mazzini e poi in via Mazzoni: una attività che ha esercitato per oltre 75 anni, creando modelli all’avanguardia e commercializzando, nel suo negozio, anche pezzi che poi hanno conquistato il mercato, non solo italiano, come le ‘Grazielle’, anche in versioni a numero limitato.
Una grande professionalità e una passione enorme, anche come collezionista: recuperava vecchie bici e le rimetteva a nuovo, conservate in un museo personale di cui era orgoglioso e, giustamente, un po’ geloso.
Aveva partecipato, con entusiasmo, alla nascita di ‘Alessandria città della bicicletta’, contribuendo, con alcuni pezzi, sia alla mostra, sia all’allestimento del museo AcdB
A fine settembre 2020 aveva deciso di chiudere il negozio, “ho una età – aveva raccontato in una intervista – in cui è giusto fermarmi e dedicarmi a mia moglie, che anche nell’attività è stata una figura fondamentale, ma continuerò a cercare bici, a sistemarle, a catalogarle per la mia personale esposizione“.
Condivideva giorno, mese e anno di nascita (9 luglio 1928) con Giovanni Meazzo, di cui era stato anche compagno di scuola e proprio la mostra e il museo li avevano riavvicinati.
Lascia la moglie e due figli, con le famiglie. Il funerale sarà celebrato domani, lunedì, all 15, nella parrocchia del Cuore Immacolato di Maria, partendo dalla Casa Funeraria di Bagliano, dove anche oggi r domani mattina si potrà dare un ultimo saluto. Dottino sarà sepolto nel cimitero di Spinetta.