Sesta edizione in “noir” per il La Spezia Film Festival
CINEMA – Si è aperta sabato 22 maggio, presso la Mediateca Regionale S. Fregoso di Via Firenze a La Spezia (ex Cinema Odeon), la sesta edizione del La Spezia Film Festival, con la direzione artistica di Paola Settimini e Paolo Logli, mentre il ruolo di Presidente di giuria è affidato a Roberto M. Danese.
Il Festival ha il Patrocinio del Comune di La Spezia, ed è organizzato dal 2015 dall’Associazione B52, in collaborazione con l’Associazione Cinema e Cultura, con la finalità di proporre ogni anno un evento cinematografico per valorizzare e promuovere il territorio.
Si tratta di una manifestazione culturale che si occupa di creare ogni volta una sinergia tra cinema, arte e territorio, anche attraverso l’educazione all’immagine che unisce il mondo del cinema a quello della scuola, e l’incontro tra il pubblico, gli autori e gli operatori del settore.
A partire dalla sua prima edizione sono passati dal La Spezia Film Festival nomi prestigiosi del panorama cinematografico italiano e internazionale: da Gianni Amelio a Maurizio Nichetti, Adriano Aprà, Alessandro Haber, Lamberto Bava, Pierre Mallard, Gentian Koci, solo per citarne alcuni. Migliaia i cortometraggi in concorso, provenienti da tutto il mondo.
In questo 2021 – come spiega la direttrice artistica Paola Settimini – anche in considerazione della situazione pandemica, che non permette ancora la partecipazione di ospiti stranieri e, di conseguenza, l’approntamento della sezione del Festival dedicata al cinema estero, si è scelto di diluire il Festival su più giornate e settimane, per un evento che avrà per tema principale il cinema noir.
Saranno ospiti della manifestazione tra i più importanti e conosciuti esponenti di questo particolare genere cinematografico: il pubblico potrà assistere a proiezioni di pellicole “cult”, dei cortometraggi in e fuori concorso, oltre che a presentazioni di libri sul tema.
Venerdì 28 giugno ci sarà la proiezione dei cortometraggi di alcuni registi spezzini, che non saranno in concorso; sabato 5 giugno è in programma la proiezione di “Everybloody’s End” del regista e sceneggiatore Claudio Lattanzi, oltra alla presentazione del libro “Il bambino che giocava con le bambole” di Antonio Tentori, scrittore e sceneggiatore di “Everybloody’s End”.
Venerdì 11 giugno sarà ospite al Festival il regista Sergio Martino; venerdì 18 sono, invece, attesi Lamberto Bava – tra i principali fautori dell’evoluzione dell’horror cinematografico italiano – e la scrittrice noir Cristiana Astori. Prima di ciascun incontro verranno proiettati i cortometraggi in concorso.
La chiusura del Festival avverrà sabato 3 luglio, con la proiezione e premiazione dei cortometraggi finalisti, a cui seguirà un evento live tra cinema e musica a cura di Claudio Simonetti, fondatore dei Goblin e celebre autore della colonna sonora di “Profondo rosso” di Dario Argento.
Il La Spezia Film Festival si è, invece, aperto con la presenza del regista e attore Francesco Barilli, già assistente di Antonio Pietrangeli e protagonista del film “Prima della rivoluzione” di Bernardo Bertolucci, che vanta collaborazioni con i fratelli Bazzoni, Vittorio Storaro, Giuseppe Patroni Griffi, Umberto Lenzi.
Barilli è stato intervistato nella giornata di sabato 22 maggio da Gianluigi Negri, direttore del festival “Mangiacinema”: alla fine dell’incontro è stato proiettato il film “Il profumo della signora in nero” (1974), opera che più ha contraddistinto l’immaginario filmico del suo autore.
Il titolo del film è un omaggio alla pellicola “Il profumo della dama in nero” di Marcel L’Herbier (1931).
Nell’orrorifica vicenda della giovane Silvia Hachermann (Mimsy Farmer), direttrice di un laboratorio chimico resasi responsabile da bambina dell’omicidio della madre e del rimosso del suo trauma fatto emergere all’improvviso da una setta praticante la magia nera, sino allo sconvolgente finale, il regista parmigiano, all’epoca esordiente, ha saputo evocare – anche grazie alla fotografia di Mario Masini e alle evocative musiche di Nicola Piovani – un’atmosfera inquietante ed elegante, attraversata da contaminazioni polanskiane e da elementi freddamente psicoanalitici.
Per ulteriori informazioni sul La Spezia Film Festival e sul suo ricco programma di incontri:
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