“Zona bianca vicina, ma bisogna compiere uno sforzo ulteriore”
Carluccio Bianchi, docente Upo: "Tutte le curve ancora in discesa, in provincia 39 contagi al giorno"
Carluccio Bianchi, docente Upo: "Tutte le curve ancora in discesa, in provincia 39 contagi al giorno"
ALESSANDRIA – «La zona bianca auspicata dal governatore Cirio? Sicuramente la nostra provincia è vicina al raggiungimento dell’obiettivo, ma manca ancora qualcosa. E sia Asti che Novara sono in vantaggio rispetto a noi».
Carluccio Bianchi, docente di Macroeconomia dell’Upo, conferma che il quadro pandemico è in costante miglioramento, con tutte le curve che proseguono in una discesa sempre più accentuata.
«Il Piemonte cala a un ritmo sostenuto, e se prendiamo in considerazione la consueta classifica dell’incidenza dei nuovi contagi ogni 100mila abitanti, le distanze sono oramai minime. La nostra regione, infatti, è a quota 70, Alessandria e l’Italia a 65, mentre la Lombardia chiude con 63. La soglia per entrare in zona bianca è 50, Asti è a 53, Novara a 60. Se invece valutiamo i contagi totali settimanali, il Piemonte passa da 4533 a 3055, quindi 1478 in meno e una riduzione in percentuale pari al 33%. In media, sono 436 contagi al giorno, come lo scorso 14 ottobre».
Le buone notizie, però, non sono finite, perché si alza la percentuale di asintomatici (43,4%) e il tasso di positività scende al minimo, e cioè al 2,3%. I contagi nelle Rsa sono oramai pochissimi, 34 nella settimana e 5 al giorno, così come prosegue anche la discesa delle scuole.
«In termini numerici – conferma Bianchi – il calo è notevole, perché si scende da 706 a 466 negli ultimi sette giorni. E anche dagli ospedali arrivano ottimi riscontri, in quanto le terapie intensive erano 143 e sono 121, con tasso di occupazione sotto al 20%, al 19 per la precisione. Ancora più marcata la riduzione dei ricoveri ordinari, 496 in meno e un totale di 1001. Il livello di saturazione è al 17%, addirittura più basso di quello delle rianimazioni». Decessi stabili, 94 contro 95.
Alessandria, infine, scende da 367 a 273 contagi settimanali, quindi 94 in meno e 39 in media al giorno. «La riduzione in termini percentuali – conclude Bianchi – è pari al 26%, leggermente inferiore al dato del Piemonte, ma andiamo comunque bene. Per trovare dati simili bisogna risalire appunto a metà ottobre, quando stava per iniziare la seconda ondata. I guariti, 413 in più, sono sempre molti, mentre i decessi, nove, restano stabili. Interessante la valutazione sulle persone ‘attualmente positive’: in settimana il calo è di 149 unità, per un totale di 557. Significa che siamo allo 0,13% dell’intera popolazione della provincia. Ora bisogna proseguire, serve ancora uno sforzo ulteriore».