Mensa, 500mila euro in più per il servizio nel 2021?
Una questione che incide sul bilancio di previsione del Comune
ALESSANDRIA – Tre giorni di Consiglio comunale tra Documento unico di programmazione (Dup) e bilancio di previsione 2021-2023 con tutti i suoi allegati.
Due commissioni Bilancio già svolte: ma nell’ultima di poco fa, prima della seduta di Consiglio prevista per stasera (martedì 27 alle ore 18), che doveva affrontare le variazioni nel Dup sulle deleghe dell’assessore Barosini e che doveva ascoltare il Collegio dei Revisori dei Conti sul parere favorevole rilasciato al bilancio di previsione, è scoppiato un ‘caso’. Quello che spesso si chiama ‘il bubbone’ che ha fatto alzare i toni della discussione e messo tutti in fibrillazione.
Riguarda la possibilità di dover trovare risorse aggiuntive da mettere in previsione già su questo anno, il 2021, avendo una richiesta (protocollata) rivolta al Comune di Alessandria dalla cooperativa che gestisce il servizio di refezione scolastica nelle scuole cittadine, Solidarietà e Lavoro di “stanziamenti aggiuntivi di spesa” come hanno spiegato il consigliere Giorgio Abonante e la consigliera Rita Rossa del Partito Democratico.
Un documento di cui non sapevano nulla i Revisori dei Conti. Ma nemmeno il dirigente del settore finanziario, il dottor Specchia. “Con il quale non mi sono ancora confrontata sulla mail e sulla richiesta che è arrivata anche a me” ha commentato l’assessore al Bilancio Cinzia Lumiera.
Quanto serve sul 2021?
Insomma tutti presi un po’ alla sprovvista. Con stupore da parte della minoranza Pd. Ma soprattutto con la preoccupazione che ne consegue. “Perché oltre a richieste sul 2020, ormai trascorso che potrebbero quindi pesare sul bilancio consuntivo, che però deve ancora essere presentato, ci sono richieste di stanziamento di maggiori risorse per oltre 500 mila euro sul 2021...”.
“E questo si che rischia di gravare sul bilancio di previsione…soprattutto se non c’è copertura. E in questo caso, ci sarebbe il rischio di ripercussioni sulla qualità del servizio?” ragiona Rita Rossa.
Una nota di richiesta molto dettagliata, sembra, con interlocuzioni che vanno avanti da settembre 2020: “quindi l’assessore Silvia Straneo (ai servizi educativi) sapeva ma non ha mai relazionato né informato più di tanto non solo noi consiglieri, ma sembra nemmeno uffici e giunta” ha aggiunto duramente il vicepresidente Enrico Mazzoni.
Le rassicurazioni
A rassicurare gli animi sono stati tanto il dirigente Specchia, quanto la dottoressa Capretti, presidente del Revisori dei Conti.
“E’ al momento una pretesa della cooperativa che ha il servizio mensa, non c’è riferimento nel documento al contratto di servizio sebbene la nota sia ben dettagliata in cifre e date”. Ma soprattutto “bisogna sempre vedere se la richiesta viene accolta. Ad oggi non significa che c’è bisogno di mettere mano al bilancio 2021, ci sarà sempre tempo per vedere se bisognerà accantonare in via prudenziale“.
E poi ci sono i ‘paracolpi’: “450 mila euro sul fondo di riserva e una eventuale quota da poter accantonare per il 2021 del cosiddetto Fondone (fondo funzioni fondamentali)” ha aggiunto Specchia.
Sta di fatto che questa ‘novità’ di oggi ha sospeso la votazione del bilancio di previsione in commissione Bilancio (mentre si è votato il Dup): si riprenderà la questione in una commissione (congiunta con Cultura e Istruzione) alla presenza anche dell’assessore Straneo e dell’avvocato che sta seguendo la procedura giovedì 29 aprile, prima della votazione in serata in Consiglio comunale del previsionale 2021-2023.