Di Gennaro, il gigante della difesa
Chilometri, sostanza e qualità da parte degli esterni
SESTO SAN GIOVANNI – Come alla partenza, i tifosi ci sono anche all’arrivo: a Centogrigio, meta finale del pullman con la squadra vittoriosa, ci sono sostenitori con fumogeni e cori (nella foto). Alcuni erano anche alla partenza, altri hanno scelto di farsi trovare al rientro in città: gli ingranaggi che muovono un meccanismo fatto di gioco, cuore e passione, sono anche questi.
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PISSERI – Attento: anche poco impegnato. Nel primo tempo vede passare un paio di volta palloni insidiosi vicini alla sua porta. Nella ripresa si concede anche il lusso di uscire palla al piede dall’area per impostare la manovra, perché tra i pali c’è quasi nulla da fare: 6
PRESTIA – Solidissimo: tanta autorità e sicurezza, le palle alte sono solo sue, anticipa in velocità potenziali inserimenti pericolosi. Una sola volta gli sfugge Scapuzzi, ma non fa danni, poi è sempre lui ad arrivare prima sul pallone e sfruttarlo per rilanciare la manovra: 7
DI GENNARO – Gigante: una superiorità a tratti devastante, che toglie anche agli avversari la voglia di provarci, perché intanto arriva ovunque, conquista tutti i palloni, li rende non sfruttabili, se ne impossa con una facilità disarmante, prova evidente del suo valore e dell’essere padrone del reparto arretrato: 7.5
MACCHIONI – Condizionato: l’ammonizione, dopo un quarto d’ora, frena la sua zione, preoccupato di non subire una seconda sanzione. Inevitabilmente lascia qualche spazio di troppo agli avversari. Il pericolo maggiore quasi al riposo, quando per non intervenire su Bocic, gli permette di incrociare a rete: 5.5
BELLODI – (dal 1’st) Disinvolto: maniere ruvide quando serve, buona sostanza e, anche, qualche rilancio illuminato. Soprattutto essere entrato bene nell’Alessandria 2.0 della ripresa: 6
PARODI – Duracell: deve aver inserito le pile migliori, quelle inesauribili. Macina chilometri, in pochi secondi passa da una chiusura efficace a un cross invitante in area. Le sovrapposizioni con Mustacchio, nella ripresa, sono spesso da manuale, con sincronismi perfetti a destra: 7
CASARINI – Risolutore: alla sua trasformazione mancava solo la rete. Arriva in una gara in cui è fra i pochi a non essere troppo frenetico nel primo tempo e, nella ripresa, ad alimentare la pressione dei Grigi. Un gol negato, uno segnato (con la complicità di una deviazione), letture giuste, la caparbietà, nel recupero, di andare a pressare alto il primo difensore della Pro Sesto, per far respirare e ragionare la squadra: 7.5
BRUCCINI – Sostanzioso: trasformazione radicale nella ripresa, dopo qualche sbaglio di tropo nel primo tempo, specie sulle seconde palle. Nella ripresa, invece, sembra avere la calamità, perché i palloni vaganti sono praticamente tutti suoi, sfruttati per fare continuamente gioco: 7
CELIA – Incontenibile: a sinistra imperversa, soprattutto nella ripresa, dopo aver dato una mano anche in marcatura nella prima frazione. Un discreto numero di cross invitanti partono da lui, che ha accelerazioni molto difficili anche solo da provare a rallentare: 7
MUSTACCHIO – Imprevedibile: ormai è una costante per lui, che nel primo tempo ha pochi varchi da sfruttare con i suoi inserimenti e un po’ ne soffre. Il cambio deciso di passo nella ripresa alza la pericolosità, sua e della squadra: un capolavoro la palla che tiene in campo dopo 9′ della seconda frazione per suggerire ad Arrighini (gol poi annullato): 6.5
CHIARELLO – (dal 33’st) Motivato: entra con la grinta che serve per legittimare anche un minutaggio più ampio. Un paio di volte sorprende la retroguardia di casa con i suoi inserimenti: ng
CORAZZA – Generoso: una gara al servizio della squadra, che aiuta a stare alta, anche recuperando palloni ‘pesanti’ nell’uno contro uno. Adesso il passo successivo è cercare con più insiostenza la finalizzazione: 6
EUSEPI – (dal 33’st) Determinato: anche se con pochi minuti a disposizioni, vuole comunque lasciare il segno. E la difesa raddoppia sistematicamente per contenerlo: ng
ARRIGHINI – Affamato: cerca il gol con insistenza, soprattutto nella ripresa. Uno lo segna pure, ma per l’assistente (e l’arbitro) in posizione irregolare. Utile anche nel gioco di sponda, deve insistere ancora di più con le conclusioni in porta: 6
RUBIN – (dal 45’st) Inserito: poco più di tre minuti, quando serve anche ‘mestiere’ in poù per gestire: ng