“Ci abbiamo creduto a -14. Adesso ancora di più”
Federico Casarini racconta il cambio, personale e della squadra. "Ho ritrovato serenità e continuità"
ALESSANDRIA – Da centrocampista con la valigia pronta a titolare quasi inamobile: Federico Casarini ha cambiato pelle e, con lui, anche l’Alessandria. “Non è un mistero che a gennaio fossi sul mercato: mi sentivo ai margini, capivo che il mio rendimento era inferiore alle mie capacità e a ciò che la gente si aspettava da me. Nella storia di un calciatore ci sono stagioni in salita, perché manca qualcosa: anche la ‘chimica’ con l’allenatore. Sia chiaro, non sto dicendo che è colpa di Gregucci, mi prendo anche le mie responsabilità, ma qualcosa non ha funzionato”.
Ho ritrovato serenità e continuità. Non contano i minuti, ma sentirsi ben dentro un progetto importante
Poi è arrivato Longo e Casarini non è più partito. “All’inizio, comunque, giocavo sempre poco, ma la situazione era diversa. Con il mister ho parlato molto, ho capito di essere dentro un progetto importante: non contano i minuti che uno gioca, ma come e, soprattutto con quale considerazione da parte di staff e società. Ho ritrovato continuità e serenità: innegabole che incidano sul rendimento”.
Fiducia e sempre più spazio, soprattutto quando Longo ha deciso di passare al 3-4-3. “Se parliamo di prestazioni, la squadra ha sempre costruito molto, anche con il 3-5-2. Il problema, e il limite, era la finalizzazione. Prima della gara con la Pro Vercelli il mister ha deciso di metterci a specchio: mossa che ha funzionato e fa bene a insistere, ma credo che adesso la squadra saprebbe essere pericolosa e concreta anche con il 3-5-2”. Casarini rigenerato? “Casarini consapevole di essere parte di un gruppo forte, 25 persone che fanno, insieme, un percorso importante. Ognuno al massimo. Quando eravamo a -14 sembrava impossibile ritrovarci, un mese mezzo dopo, al secondo posto e 3 punti dalla vetta: ci abbiamo provato, siamo cresciuti, ci siamo sentiti tutti dentro questo cammino, ognuno ha fatto qualcosa in più, anche per gli altri”.
Ma il Como si può raggiungere? “Non dipende solo da noi: proviamo ad arrivare allo scontro diretto nella migliore posizione per noi per sfruttarlo. Se non dovessimo farcela, ci concentreremo sui playoff, ma se ci abbiamo creduto nei momenti più difficili è giusto farlo, ancora di più adesso“.
Insieme ai tifosi: dopo la ‘torciata’ sulla strada verso il Moccagatta, domenica prima della gara con la Juve U23, al campo Michelin è comparso uno striscione, “Forza ragazzi”,del gruppo Cultura Grigia Pozzolo. Due parole, la sintesi dello stato d’animo della tifoseria e della voglia di spingere la squadra nella lunga volata. Che, domenica (17.30), farà tappa al ‘Breda’ di Sesto Sab Giovanni.