Bruccini, l’ex a cui manca il gol
"Se segno, è una liberazione". Il cambiamento dei Grigi? "Ci crediamo"
ALESSANDRIA – A gennaio la Lucchese aveva provato a riportare Mirko Bruccini al ‘Porta Elisa’. Troppo forte la concorrenza dell’Alessandria: così, domenica, all’ora di pranzo (12.30), per il centrocampista sarà la prima volta da ex. Una sola stagione, 2016 – 2017, ma il centrocampista le aveva giocate tutte, 35 gare e sempre titolare. “Annata positiva, andamento altalenante, un po’ di difficoltà in avvio, poi abbiamo trovato equilibrio e siamo cresciuti. Abbiamo superato anche un turno di playoff, nei quarti di finale siamo usciti con il Parma. Che poi li avrebbe vinti, gli spareggi, salendo in B”. Ad Alessandria se lo ricordano bene quell’epilogo.
Segnare sarebbe per me come una liberazione. In tutti c’è più convinzione e più fiducia, ma la classifica non si guarda
Fin qui i ricordi: il presente di Bruccini è grigio. Di nuovo brillante, dopo le due vittorie, con Renate e Pro Vercelli: come è possibile una mutazione così radicale a pochi giorni dalla figuraccia di Piacenza? Due squadre distanti anni luce. “Piacenza è stata una brutttisima parentesi, che non dimentichiamo, ma che abbiamo chiuso. Abbiamo costruito e fortemente voluto il successo sul Renate, che ci ha aiutati a battere anche la Pro. Più fiducia, più convinzione“. Per Longo, però, non è stata ancora la gara perfetta. “Ha ragione il mister: preparata benissimo, con abilità tattica per sorprendere la Pro, ma partita da chiudere prima, per non rischiare di compromettere tanto dominio con un tiro in pieno recupero. Le occasioni vanno sfruttate, in questo dobbiamo migliorare”. L’assetto tattico studiato per Vercelli può funzionare ancora in altre gare? “E’ una scelta del tecnico – insiste Bruccini – che conosce molto bene le avversarie. Personalmente, nella linea a quattro, in quella posizione e con quei compiti mi trovo bene, ma mi adatto a ciò che serve di più alla squadra. Non è una prerogativa solo mia: mi piace sottolineare che in questo gruppo la duttilità è di molti, direi di tutti“.
Uno sguardo alla classifica: quanto ci credete? “Ecco, ad essere sincero noi la classifica non la guardiamo molto. Meglio, non facciamo calcoli: abbiamo sei gare, possiamo e dobbiamo fare solo il massimo. Basterà? Proviamoci e concentriamoci solo sulla Lucchese, perché i risultati più difficili sono quelli contro squadre che cercano di non farci giocare. Da lunedì penseremo alla tappa successiva, e così via, un ostacolo alla volta. I tifosi ci credono? Anche noi, abbiamo il dovere di provarci e i mezzi per farlo“.
Lo schema da cui è nato il gol con la Pro quante volte lo provate? “Non è l’unico e a tutti dedichiamo molto. Il msiter insiste sulle palle inattive, sa quato possono pesare sul punteggio”
Bruccini a zero gol non era mai successo in tante stagioni nei professionisti. “Ecco, appunto, è un digiuno che un po’ mi disturba”. Con la Lucchese la firma dell’ex? “Magari. Ci proverò e, dovessi riuscire, esulterò pure. Perché sarebbe come una liberazione per me, dopo tanto digiuno“.