Molte candidature al femminile per gli Oscar 2021
?Mank?, che ha ricevuto una candidatura anche nelle categorie Miglior attore protagonista e Miglior attrice non protagonista, grazie rispettivamente alle interpretazioni di Gary Oldman e Amanda Seyfried
CINEMA – Sono state appena annunciate le candidature ai premi Oscar 2021, che verranno attribuiti domenica 25 aprile, nel corso di una cerimonia in presenza – seppure in numero ridotto – dei rappresentanti delle pellicole nominate, oltre che dei presentatori e delle maestranze.
Il film che ha ottenuto il maggior numero di nomination – dieci – è “Mank”: diretto da David Fincher (il regista di “Seven”, 1885), racconta la storia dello sceneggiatore Herman J. Mankiewicz, che ha firmato insieme a Orson Welles la sceneggiatura di “Quarto Potere”.
“Mank”, che ha ricevuto una candidatura anche nelle categorie Miglior attore protagonista e Miglior attrice non protagonista, grazie rispettivamente alle interpretazioni di Gary Oldman e Amanda Seyfried, rappresenta un progetto lungamente accarezzato da Fincher, addirittura a partire dagli anni 90’, al suo esordio alla regia. Purtroppo, all’epoca risultò impossibile trovare una casa di produzione disposta a investire sulla storia, anche per il fatto che Fincher desiderava usare il bianco e nero, abbastanza inviso alla Hollywood di quegli anni.
A ricorrere “Mank” nell’attribuzione dell’Oscar per il Miglior film ci sono sei pellicole, tutte a pari merito con sei nomination: “The Father” di Florian Zeller, “Judas and the Black Messiah” di Shaka King, “Minari” di Lee Isac Chung, “Nomadland” di Chloe Zhao, “Sound of Metal” di Darius Marder e “Il processo ai Chicago 7” di Aaron Sorkin.
La novità assoluta, non solo di questa edizione, è che per la prima volta, sono candidate all’Oscar due registe, la cinese Chloe Zhao e l’inglese Emerald Fennell.
Dopo aver vinto il Leone d’oro a Venezia lo scorso settembre e un Golden Globe come miglior film drammatico e per la migliore regia, “Nomadland” conferma e accelera la sua corsa verso la prestigiosa statuetta: road-movie e terzo lungometraggio della cinese Zhao, segue il percorso di trasformazione di Fern (Francese McDormand, candidata a Miglior attrice protagonista), vedova, un tempo insegnante, che si ritrova a percorrere da nomade le strade del selvaggio Ovest americano dopo aver dovuto abbandonare la cittadina del Nevada dove viveva, spopolata in seguito alla recessione economica americana insorta nel 2007. «Chloe ha speso molto tempo in quest’opera di tessitura. Ci siamo conosciuti profondamente. Ho aperto la mente e ho cercato di ascoltare», ha raccontato alla stampa l’attrice americana, moglie di Joel Coen.
“Una donna promettente”, la black comedy di Emerald Fennell, ha ricevuto cinque candidature all’Oscar. Anche attrice e scrittrice di cinque romanzi per il genere young adult, la Fennell ha lavorato con un certo successo per la televisione, interpretando l’infermiera Patsy Mount nella serie della BBC “L’amore e la vita – Call the Midwife” e Camilla Parker Bowles, attuale moglie del principe Carlo d’Inghilterra, nella quarta stagione di “The Crown”.
“Una donna promettente” è stato presentato al Sundance Festival di Robert Redford nel gennaio 2020, con molteplici candidature ai Golden Globe e ai premi BAFTA.
Protagonista del film è Cassandra Thomas (Carey Mulligan, anche produttrice e candidata all’Oscar come attrice protagonista), una giovane donna di belle speranze alle prese con un evento traumatico legato all’esistenza della sua migliore amica, in seguito al quale decide di vendicare i torti sperimentati.
Non dimentichiamo, infine, la candidatura del brano “Io sì” (Seen) di Diane Warren, Laura Pausini e Niccolò Agliardi, già vincitore di un Golden Globe e inserito nel film “La vita davanti a sé” di Edoardo Ponti: interpretato dalla madre Sofia Loren, racconta la storia dell’amicizia tra Rosa, ex prostituta sopravvissuta all’Olocausto e Momò, piccolo orfano senegalese.