“Anche in provincia le cose migliorano. Servono conferme”
L'analisi (e i grafici) del professor Bianchi dell'Upo
ALESSANDRIA – Dire che abbiamo imboccato definitivamente la strada giusta è senza dubbio prematuro, ma finalmente le cose migliorano anche nella nostra provincia. Lo si evince in maniera chiara dall’analisi del professor Carluccio Bianchi, docente di Macroeconomia dell’Upo, che disegna uno scenario – da confermare nei prossimi giorni – caratterizzato da buone indicazioni.
«Anche ad Alessandria la curva è in flessione – osserva il professore – perché nell’ultima settimana siamo scesi da 1383 a 904 casi totali, con una decrescita di 479 unità e una media di 129 contagi giornalieri. Nell’aggiornamento precedente eravamo a 200, la riduzione in percentuale è del 35%. Attenzione, però, negli ultimi giorni, complice anche la festa dell’8 dicembre, sono stati processati pochi tamponi, in media 11mila circa, quando a novembre eravamo stabilmente intorno ai 17mila. È per questo motivo che invito alla prudenza e che voglio attendere ulteriori conferme».
Boom di guariti
A completare il quadro, il numero dei guariti, addirittura 1560 in sette giorni. «Davvero tanti – conferma il docente – mentre la nota dolente, purtroppo, è sempre legata ai decessi. Nel periodo di riferimento sono venute a mancare 76 persone, 11 al giorno di media. E settimana scorsa eravamo a 55».
Alessandria segue finalmente la tendenza del Piemonte, che oramai da un paio di settimane si sta comportando decisamente bene. «Otto giorni fa i casi totali erano stati 13927, ora sono 8600 – spiega Bianchi – con una media giornaliera di contagi che si attesta a 1229. Buone notizie anche dalle terapie intensive, scese di 56 unità (erano 366, sono 310). Per la prima volta dall’inizio della seconda ondata, il tasso di saturazione scende sotto al 50%, per la precisione al 49. L’allentamento della pressione ospedaliera è confermata dal fatto che i ricoveri sono scesi addirittura di 390 unità, arrivando a quota 4069 dai 4459 della settimana scorsa».
Le singole realtà
A fare da traino, a livello regionale, Torino e Cuneo, che vanno benissimo, ma anche Alessandria e Novara, la cui decelerazione comincia a incidere. «Questo è il momento più delicato – conclude Bianchi – i risultati ottenuti questa settimana devono essere un semplice punto di partenza, non certo di arrivo. E soprattutto andranno confermati con un numero di tamponi più vicino alla media. Serve grande prudenza».