Lega all’attacco: “Nucleare, Pd e M5S da che parte stanno?”
ALESSANDRIA – Lega all’attacco delle minoranze dopo il consiglio comunale alessandrino di ieri sera. Tema, il nuovo deposito nazionale di scorie radioattive: “E’ una delle pagine più brutte mai scritte nel nostro consiglio comunale: una parte degli alessandrini deve sapere da chi ha scelto di farsi rappresentare”.
Evaldo Pavanello, capogruppo del Carroccio, fa chiarezza su quanto avvenuto. “Sono state presentate due mozioni, una del presidente del consiglio comunale Emanuele Locci e una dei 5 Stelle, e un ordine del giorno di tutta la maggioranza di centrodestra, assolutamente compatta nel dire no senza se e senza ma a qualsiasi ipotesi di deposito nazionale per scorie radioattive sul nostro territorio provinciale, e in Piemonte in generale”, spiega Pavanello.
“Proprio perché questo è un tema di interesse generale, che va (o dovrebbe andare) oltre le polemiche di partito o di schieramento, il centrodestra ha acconsentito a votare entrambe le mozioni, con l’intesa, o come va di moda dire il gentlemen’s agreement, che le opposizioni avrebbero fatto lo stesso con il nostro ordine del giorno. Al riguardo abbiamo anche acconsentito a qualche modifica, perché a noi interessava e interessa la sostanza: la disponibilità di tutti alla creazione di un Comitato territoriale insieme alla Provincia per opporsi a qualsiasi iniziativa pro deposito. Insomma vogliamo che i cittadini siano costantemente informati, con trasparenza, per evitare che qualcuno giochi sottobanco, e che magari tra qualche anno ci si ritrovi con la decisione del deposito nazionale a casa nostra”.
A quel punto il colpo di scena: “In maniera davvero scorretta, tanto da sembrare surreale – spiega Pavanello – i consiglieri comunali dei 5 Stelle si sono disconnessi (ricordiamo che, nel rispetto delle normative anti covid, anche il consiglio comunale di Alessandria si svolge in modalità telematica, ndr) e così hanno fatto i consiglieri del centrosinistra, lasciando presente il solo Abonante. Il quale a quel punto ha votato contro l’ordine del giorno del centrodestra: un no che a questo punto, avendo tutti gli altri consiglieri abbandonato l’aula virtuale e lasciato Abonante a rappresentarli, dobbiamo interpretare come collettivo. Un modo di comportarsi davvero scorretto, di fronte ad un tema che richiederebbe invece il massimo confronto e la massima trasparenza: ma questo è quel che è successo mercoledì sera, ed è giusto che gli alessandrini lo sappiano”.
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