“Più manovra”. Ma con il Como c’è un solo risultato
Gregucci: "Voglio scrivere altre pagine di storia con i Grigi"
ALESSANDRIA – “Io voglio scrivere ancora tante pagine di storia dell’Alessandria”. Non vorrebbe parlarne, Gregucci: fosse per lui non entrerebbe neppure nell’argomento, ma lo striscione (‘Gregucci vattene’) esposto domenica davanti alla Sud è uno degli argomenti della vigilia. “Nessuno più di me conosce questa piazza, che mi ha dato tantissimo, perché da qui sono partito, oltre 100 presenze, per arrivare fino alla nazionale. Una piazza a cui anche io credo di avere dato molto: proprio in questi giorni vedo i ricordi di Spezia, e prima ancora di Palermo e Genoa. In panchina c’ero io”.
Non c’è polemica, solo la volontà di ribadire un rapporto speciale, “anche per una tifoseria che conosco bene“. Il botta e risposta a distanza finisce qui: la testa deve essere alla gara di domani, con il Como primo passo fondamentale per dimostrare che la rivoluzione di gennaio, al mercato, sta incominciando a produrre effetti, e che il cambio di passo, e di gioco, ha i giusti interpreti, che non servono azzardi, ma la capacità di sfruttare le potenzialità di una rosa che dovrebbe dominare il girone.
L’Alessandria sa di avere un solo risultato a disposizione, mentre ai lariani potrebbero, paradossalmente, andare bene tutti e tre, per restare comunque davanti ai Grigi. “Novità tattiche? Sicuramente qualcosa cambierà, perché con la Pro Patria non è stata una buona prestazione, anche se non siamo stati certo catastrofici – insiste Gregucci – Certo, dovremo manovrare di più e meglio, recuperare quell’atteggiamento che, nella prima parte, ci aveva permesso di essere la miglior squadra per fraseggio, raccogliendo però pochi punti. Tocca a noi creare condizioni diverse per finalizzare”.
Dunque un possibile ritorno al 3-5-2, anche per garantire un freno solido alla vocazione molto offensiva della vicecapolista. In mezzo debutto annunciato per Giorno, per aggiungere un play, che è clamorosamente mancato a Busto. Il tridente può essere una soluzione a gara in corso, ma non dall’inizio, perché rischierebbe di essere poco fornito da una linea di mezzo votata solo all’interdizione.
L’ultimo arrivato, Di Gennaro, si è negativizzato, potrebbe andare in panchina. Dalla panca partirà anche Gazzi che, rispetto a sabato, ha un minutaggio superiore, ma non oltre 20 – 25 minuti sarebbero pochi. In difesa ballottaggio tra Bellodi e Blondett, davanti Eusepi è un punto fermo, e Stanco potrebbe dargli il cambio. In coppia con lui possibile Arrighini dall’inizio.
Gabrielloni in panchina
Il Como non cambia modulo, ma interpreti. La novità è proprio il terminale offensivo: proprio l’allenatore Gattuso ha parlato di affaticamento muscolare per Gabrielloni, che sarà comunque in panchina, al suo posto favorito Rosseti dall’inizio. Recuperato, invece, Max Gatto, uscito in anticipo contro il Novara: solo crampi, sarò al cebtro del tridente, con Cicconi e Terrani alle spalle dell’unica punyta. La diga di mezzo è composta da Bellemo e H’Maidat, confermato la linea a quattro dietro, con Iovine, Crescenzi, Solini e Dkidak, tra i pali Facchin.