“Dobbiamo migliorare”. Ma quando?
Gregucci: "Il tridente? Per cercare il 3 contro 3 con la loro difesa"
BUSTO ARSIZIO – “Ho scelto il tridente per cercare il tre contro tre contro la difesa, solidissima, della Pro Patria. Per essere più offensivi“. Sulla carta il ragionamento di Angelo Gregucci, che spiega la sua scelta di modulo, potrebbe funzionare. Peccato che i tre attaccanti dovrebbero anche essere messi in condizione di essere pericolosi, altrimenti la retroguardia avversaria può limitarsi a fare l’ordinaria amministrazione (a proposito: Gatti, classe 98, è un giocatore molto interessante). Esattamente quello che è successo: una sola occasione vera è davvero poco, ma quando c’è una inferiorità, evidente, in mezzo al campo, e non si rimedia, e ci si ostina fino al 90′, forse bisognerebbe preoccuparsi delle scelte.
SOFFERENZA IN MEZZO
LEGGI QUI LE PAGELLE DEI GRIGI
La sofferenza a centrocampo è stata evidente. Perché? “Dobbiamo migliorare la manovra“. Poi elogi, giusti, alla Pro Patria. “Avversario molto ostico: è la squadra che ha subito meno reti (e questo è fatto noto, non solo da oggi, ndr). Insisto, dobbiamo migliorare là davanti: abbiamo concluso molto poco“. Però, per concluderE, bisogna creare. “Abbiamo avuto occasioni”, insiste Gregucci. Francamente poche, al netto dell’opportunità di Eusepi – Corazza e di due conclusioni di Bruccini. Perché perseverare a fronte di una evidente difficoltà in mezzo? “Ma noi abbiamo giocato con tre attaccanti e qualcosa, con questo atteggiamento, si deve pur concedere agli avversari. Dobbiamo fare meglio, sono il primo a dirlo, e questo lo possiamo ottenere con più tempo a disposizione per lavorare”. Dunque, viene da pensare, non in questa settimana, con tre gare ravvicinate, e anche in un febbraio affollato. “Ho inserito anche i nuovi, uno spezzone per Stanco. Piano piano, dobbiamo trovare equilibri (siamo alla fine dell’andata, ndr). Non mi sembra che la squadra abbia partito: è stato un match pari”.
LEGGI QUI IL TEMPO REALE DI PRO PATRIA – ALESSANDRIA
Complimenti alla Pro Patria: noi avremmo bisogno di tempo per lavorare. Certo, dobbiamo migliorare gli automatismi
POCO FRASEGGIO
Perché non insistere di più con il fraseggio, anziché perseverare con i lanci lunghi da dietro? “In questo campionato, nelle prime gare avevamo il miglior fraseggio del girone e abbiamo vinto poco. Allora abbiamo provato con un calcio più asciutto e abbiamo fatto qualche risultato importante. Adesso dobbiamo ricollocarci con una determinazione e un ritmo che la categoria richiede. C’è da curare di più la gestione del pallone e migliorare la manovra. Dobbiamo giocare meglio e vincere“. Lapalissiano.
Ma quanto tempo ha l’Alessandria per cambiare, perché le possibilità di ridurre lo svantaggio si accorciano? “Noi dobbiamo credere e lavorare per questo. Al di là della rimonta, c’è da analizzare dove possiamo crescere, e tempo per farlo non ne abbiamo molto. La condizione atletica mi sembra buona, ci sono da rivedere alcuni automatismi”.
La qualità di Mustacchio
L’arrivo di Mattia Mustacchio è, dunque, funzionale al nuovo modulo? “Dobbiamo vedere la sua condizione. Di certo ha molta qualità e a noi serve avere più qualità non solo davanti, ma anche sugli esterni“. Certo, ma quando gli uomini ci sono (vedi Giorno) vanno utilizzati.