Addio a Mario Dallocchio, il ‘prof’ innamorato dell’Argentina
Insegnante di lettere al liceo 'Galilei', studioso e ricercatore. Aveva 82 anni
ALESSANDRIA – Il virus ha spento anche il sorriso di Mario Dallocchio, il professore che aveva raccontato l’emigrazione dalla Val Curone all’Argentina, uno studioso appassionato e profondamente legato alla terra dove aveva vissuto e studiato da ragazzo, per vent’anni. Mario, 82 anni, da qualche tempo era ricoverato all’Istituto Michel, dove aveva scelto di vivere, lasciando il suo alloggio in via Galilei. Docente di lettere al liceo scientifico ‘Galilei’, Mario non aveva mai smesso di indagare e raccogliere testimonianze di famiglie che, nel secolo scorso, avevano intrapreso il viaggio della speranza verso l’America Latina, portando in quei paesi tradizioni, costumi, cultura e anche i dialetti.
Dallocchio aveva curato pubblicazioni, sempre disponibile al confronto e all’approfondimento. Quando qualche conoscente accoglieva a casa familiari argentini, non poteva mancare una sua visita e gli occhi si illuminavano quando ascoltava storie di quelle terre tanto amate.
Ha visto crescere generazioni di studenti, con loro ha condiviso viaggi, visite, convegni. Era anche un artista: indimenticabili i biglietti augurali che creava, scegliendo sempre frasi d’autore abbinate a disegni suoi.
Lascia la sorella, il cognato, i tre nipoti e moltissimi amici e amiche, che hanno convidiso momenti con il professore che aveva il cuore a metà tra Italia e Argentina.