Il covid ha creato nuovi poveri, “Fare gesti di vera carità”
Il 15 novembre è la Giornata Mondiale dei Poveri. La Caritas segnala altre persone che chiedono aiuto. Le parole del vescovo di Alessandria
ALESSANDRIA – Domenica 15 novembre ricorre la quarta Giornata Mondiale dei Poveri voluta da papa Francesco e di grande attualità, dal momento che anche la Caritas di Alessandria segnala nuovi poveri anche nella nostra comunità, in questo momento storico di crisi e pandemia.
Quest’anno Caritas e l’associazione Opere di Giustizia e Carità non hanno potuto organizzare momenti pubblici, ma la chiamata a tendere la mano ai più fragili non viene meno. “La celebrazione della Giornata dei Poveri invita a mettere in questione i nostri stili di vita, spesso al di sopra delle nostre possibilità, per spalancare gli occhi su coloro che ci vivono accanto mettendo da parte ogni forma di indifferenza”, dicono alla Caritas.
LE PAROLE DEL VESCOVO
Monsignor Guido Gallese, Vescovo di Alessandria, invita così i fedeli a veri gesti di carità: “Credo che per tendere la mano a chi è meno fortunato, la nostra Chiesa diocesana abbia bisogno innanzitutto di incrociare lo sguardo con il povero. Viviamo un vero atteggiamento di carità nei confronti dei poveri se siamo capaci di guardarli negli occhi. In secondo luogo, per servire i poveri, dobbiamo essere insieme, perché la povertà è una piaga talmente diffusa che da soli rischiamo di non farcela, di scoraggiarci e quindi dobbiamo vivere il servizio ai poveri come evento di comunità e non come un evento personale. Infine, per poterlo fare, dobbiamo mettere Gesù Cristo al centro. La nostra non deve essere filantropia, ma vera carità; deve scaturire dall’amore con cui siamo amati noi stessi da Cristo, che viene dallo stare con Lui, ed è con questo stesso amore che siamo chiamati a servire. Gesù dice: “I poveri infatti li avete sempre con voi e potete far loro del bene quando volete, ma non sempre avete me”. Se perdiamo Cristo, perdiamo l’occasione di dare loro il bene di cui hanno – e tutti abbiamo – veramente bisogno: l’amore di Cristo, l’amore dell’Agnello“.