“Dove sono le corsie temporanee per le bici”?
Alcune associazioni scrivono al Sindaco per accelerare sulle politiche per favorire la cicolazione delle biciclette
ALESSANDRIA – Gli Amici delle Bici e altre associazioni ambientaliste – non solo, tra i firmatari c’è anche il Museo della bicicletta – hanno rivolto un accorato appello al Sindaco di Alessandria affinché porti avanti con solerzia politiche urbatìne a favore della mobilità a pedali. “Non c’è più tempo da perdere. Ne va della nostra salute”, scrivono, suggerendo che nell’ultimo decreto ‘semplificazioni’ stati introdotti nuovi strumenti normativi per migliorare la circolazione delle biciclette (“corsie ciclabili”, le “case avanzate”, il “doppio senso ciclabile” e le “strade urbane ciclabili“).
“Molte sono le città che hanno colto al volo l’occasione per cambiare il paradigma della mobilità urbana, rilanciando con forza le potenzialità della bicicletta”, continuano le associazioni, “Alessandria è tra quelle che, nonostante le istanze e le proposte concrete arrivate fin da maggio da numerose associazioni che hanno chiesto di attivare in tempi rapidi una Rete Ciclabile di
Emergenza, si trova ancora – a novembre e in presenza di una seconda ondata di contagi – completamente sguarnita su questo fronte”.
La lettera aperta è stata firmata da FIAB Alessandria gliamicidellebici, APS Sine Limes, BlogAL APS, Ciclofficina RiCyclo, Legambiente Ovadese Valli Orba e Stura, Museo ACdB, Possibile Alessandria – Comitato Macchiarossa, Rete Maldaria,
UISP Alessandria e Asti.