Ecosistema urbano: Alessandria la peggiore del centro-nord
Il rapporto di Legambiente ci colloca al 93esimo posto sui 104 capoluoghi di provincia
ALESSANDRIA – Commissionato da Legambiente, questa mattina è stato diffuso il rapporto “Ecosistema urbano” relativo alle performance ambientali delle città italiane. Il dossier ha permesso di stilare la graduatoria 2020 di tutti i 104 capoluoghi di provincia, riassuntiva di 18 indicatori presi in esame a seconda delle diverse tematiche ambientali (qualità dell’aria, acque, rifiuti, mobilità, ambiente urbano ed energia). In generale, pur con qualche rara eccezione a seconda dell’indicatore, Alessandria si conferma ancora realtà molto poco dedita alle buone pratiche in tema d’ambiente. Scorrendo la classifica generale, infatti, il capoluogo mandrogno si ferma a un poco onorevole 93° posto, ultimo tra le città del centro-nord. A livello regionale, realtà invece virtuose Biella, Verbania e Cuneo, rispettivamente al 9°, 10° e 15° posto della graduatoria. Proseguendo, Novara si attesta al 42° posto, Vercelli al 59°, Asti al 64° e Torino all’80°. Sui tre gradini più alti del podio Trento, Mantova e Pordenone.
«Il Piemonte rispecchia i chiaroscuri nazionali – dichiara Giorgio Prino, Presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta – Pessima la situazione di Torino (80esima) e Alessandria (addirittura 93esima). Pesano senza dubbio una pessima qualità dell’aria ed una raccolta differenziata in entrambi i casi sotto il 50%».
Analizzando nello specifico gli indicatori relativi alla qualità dell’aria nell’anno 2019, ad Alessandria i valori medi annuali di biossido di azoto hanno toccato i 28,5 microgrammi al metro cubo (µg/mc), dato senza dubbio allarmante ma comunque nella media su scala regionale, e inferiore a quello di Torino (45,8 µg/mc) e Novara (31 µg/mc).
Più grave la situazione sul piano delle polveri sottili, i cosiddetti Pm10. Il valore medio annuo di 32 µg/mc, infatti, è tra i più alti in assoluto a livello nazionale, in Piemonte superiore a quello di Vercelli (31), Torino (30,4), Asti (29,5) e Novara (25,5). A Cuneo, Biella e Verbania, invece, il dato si ferma rispettivamente a 21, 20,2 e 14 µg/mc.
Ancora più preoccupante l’eccessiva presenza di ozono in città. La media del numero di giorni in cui ad Alessandria è stata superata la soglia di 120 microgrammi al metro cubo raggiunge i 57 giorni all’anno. Nessuno in regione ha fatto peggio: Torino, infatti, si ferma a 56 giorni, Biella a 53 e Asti a 45. A livello nazionale il record negativo spetta a Bergamo con 95 giorni all’anno.
Piuttosto alto, ma comunque nella media nazionale, il consumo medio che gli alessandrini fanno dell’acqua per uso domestico, ben 154,3 litri al giorno, comunque poca cosa se paragonato allo spaventoso dato che riguarda Milano, dove ogni cittadino consuma in media 269 litri di acqua al giorno.
Anche per quanto riguarda la produzione annua pro capite di rifiuti urbani si potrebbe fare molto meglio: i 577 kg per abitanti, infatti, attestano Alessandria intorno alla 20esima posizione tra le città meno virtuose. In regione, però, c’è di peggio, con Vercelli che supera i 600 kg e Verbania addirittura ben oltre i 700.
Come ormai noto, alessandrini poco avvezzi alla differenziata: il 47,5% di rifiuti differenziati sul totale degli urbani prodotti colloca infatti il capoluogo agli ultimi posti della graduatoria tra le città del centro-nord (in base ai dati, infatti, al centro-sud quasi ovunque le percentuali si attestano intorno o al di sotto del 40%, in alcune città non si raggiunge nemmeno il 20%).
Maluccio anche nel rapporto alberi ogni 100 abitanti negli ambienti urbani: nonostante negli ultimi anni le varie amministrazioni comunali stiano dedicando un’attenzione sempre maggiore all’argomento, ad Alessandria al momento si contano appena 15 alberi ogni 100 alessandrini (per relativi 23,3 mq per abitante di verde fruibile), dato più basso a livello regionale insieme a quello di Asti. Impressionante invece il dato relativo alla città di Cuneo, dove secondo il rapporto di Legambiente esistono 203 alberi ogni 100 abitanti.
Passi in avanti, infine, per quanto riguarda il numero di auto circolanti ogni 100 abitanti, “solo” 64 come a Torino. In Piemonte fa meglio solo Novara, ferma a 61 (a Cuneo si arriva invece a 75 auto ogni 100 abitanti).