Festa sull’autobus: “E’ l’unico posto in cui si può stare in tanti”
Tra chi ha brindato sull'autobus c'era anche Emanuele Locci
ALESSANDRIA – Ecco il posto giusto per festeggiare: sull’autobus. Non è il tram ‘atmosfera’ di Milano, dove si poteva romanticamente mangiare in movimento. Siamo sulla linea 3 di Alessandria. Tra gli ospiti – e probabilmente promotori della protesta – anche il presidente del consiglio comunale, Emanuele Locci. Ecco come spiega la scelta:
“Un amico ha organizzato un brindisi estemporaneo sull’autobus numero 3 di Alessandria, completamente vuoto. Avrebbe voluto farlo in un locale ma le Istituzioni di governo, dopo aver giustamente obbligato gli operatori della ristorazione al rispetto di tutta una serie di indispensabili precauzioni (distanziamento, mascherine, igienizzazioni, sanificazioni, etc…) ha disposto la chiusura di tutte le attività alle ore 18, mandando in crisi centinaia di migliaia di persone in tutta Italia. Visto che neanche in casa ci si può trovare in un numero superiore a 4 persone ci si è incontrati sull’autobus. Per dare un segnale di dissenso, certo, nei limiti della libertà che ci è ancora concessa”.
Biglietto alla mano, dopo temperatura e igienizzazione di rito, il gruppo si è seduto sul bus vuoto, mantenendo le distanze. “Quali rischi avrebbe creato tenere i bar o i ristoranti aperti fino a mezzanotte se tutti rispettano queste regole?”, si chiede il politico alessandrino. “Perché è possibile stare in sei su un autobus (e nelle ore di punta anche in trenta o quaranta senza problemi) e non è possibile stare in casa o ad un tavolo di un locale dopo le ore 18? È giusto manifestare il dissenso quando le norme sono ingiuste e rischiano di fare molto male all’Italia”.