Ultra 65enni e soggetti a rischio: “Vaccino contro l’influenza almeno per l’80%”
Il dottor Barresi del Sisp spiega i criteri che saranno adottati
ACQUI TERME – Nel corso dell’incontro organizzato all’ex Kaimano dal Comune di Acqui sulla prevenzione e il contrasto di una nuova emergenza sanitaria da Covid 19, il dottor Orazio Barresi, responsabile del Sisp, ha spiegato che in vista delle nuove ondate influenzali dei prossimi mesi e per far sì che queste non vadano a gravare pesantemente sul sistema sanitario sommandosi a un’eventuale ulteriore crescita dei contagi da coronavirus, la Regione Piemonte si è posta come obiettivo la vaccinazione di almeno l’80% dei soggetti ultra 65enni o soggetti a rischio. La campagna partirà ufficialmente il 26 ottobre.
«Tutti i medici di medicina generale e pediatri, di libera scelta, si sono impegnati con un accordo sindacale a vaccinare i pazienti che presentano queste caratteristiche. In particolar modo – spiega Barresi – quelli domiciliari, ovvero non autosufficienti, e tutti quelli che riusciranno a prendere appuntamento negli ambulatori. Gli ambulatori delle Asl sono disponibili a vaccinare tutte le persone ultra 65enni o affette da patologie croniche che verranno dirottate nelle strutture dai medici di medicina generale».
Per evitare gli assembramenti che potrebbero crearsi soprattutto nei primi giorni, le vaccinazioni saranno effettuate secondo turnazioni ben precise. «La prima settimana gli ultra 80enni, la seconda gli ultra 75enni, la terza gli ultra 70enni, la quarta gli ultra 65enni, la quinta i soggetti che hanno meno di 65 anni ma portatori di patologie, dalla sesta vaccineremo tutti coloro che si presenteranno in ambulatorio». Seguendo questi criteri, però, molto probabilmente in tanti tra i soggetti “non a rischio” quest’anno non potranno sottoporsi a vaccinazione, perché «nonostante la Regione abbia ordinato più di un milione di dosi, queste non saranno sufficienti per tutti quelli che vorranno essere vaccinati».