Super Casarini. Corazza è proprio un bel ‘Joker’
Cresce l'intesa in attacco con Arrighini, che cercava e ha trovato il gol
ALESSANDRIA – La forza di una squadra sta, anche, anzi soprattutto, nella capacità di prendere in mano la gara e chiuderla. Con i gol, con il gioco, con la personalità. Come ha fatto l’Alessandria che ha ricacciato nella sabbia la testa dell’Olbia che, al 13′ della ripresa, ha provato ad alzarla. Ha impiegato 8 minuti la squadra di Gregucci, ancora meno per un micidiale uno – due, in soli 60 secondi. Come a dire: con l’Alessandria non si scherza, sono i Grigi a decidere come va a finire la gara.
CRISANTO – Reattivo: non molto lavoro, ma un paio di interventi importanti (soprattutto su King Udoh nella ripresa, ma anche nel primo tempo su Pennington) per dimostrare che è pronto, vigile, attento, anche in una gara in cui non ha molto lavoro: 6.5
BLONDETT – Aereo: cerca il gol sugli angoli e quasi gli risce, ma c’è il palo a negarglielo. Soprattutto un grande lavoro in anticipo su Gagliano, il talento ‘made in Cagliari’ a cui nasconde spesso la palla: 6.5
COSENZA – Solido: quando l’Olbia prova ad avanzare, anche centralmente, si oppone con il corpo e con stop decisi e rilanci immediati, anche se certi palloni potrebbero essere utilizzati meglio per far partire la manovra. Da rivedere la posizione nell’angolo del momentaneo 2-1: 6
SCOGNAMILLO – Deciso: inizio ancora po’ frenato, con qualche varco di troppo sull’out d’attacco di destra dei sardi. Ma con il passare dei minuti cresce e copre bene gli spazi e legge con anticipo le intenzione offensive degli ospiti: 6
PARODI – Frenato: dalla sua parte Daratiotto, che gioca molto alto e va via bene palla a terra, lo obbliga a dedicarsi più a compiti difensivi e a giocare basso. Quando riesce a sganciarsi, però, semina gli avversari: 6
MORA – (dal 1’st) Inserito: gradatamente entra nei meccanismi della squadra, con più sicurezza che gli pernette qualche progressione a destra: 6
CASARINI – Essenziale: questa è la versione giusta, la migliore, di un centrocampista che aiuta, molto, a fare la differenza. Rompe il gioco, lo imposta, taglia il campo con le sue letture illuminate, quando serve si abbassa anche. Alza il potenziale della squadra, sia offensivo, sia difensivo: 8
SULJIC – In rodaggio: meglio rispetto alle prime gare, anche se è ancora alla ricerca del suo passo e della sua sostanza e questo gli costa un giallo evitabile. Però qualche segnale di progresso c’è: 6
CASTELLANO – (dal 23’st) Pronto: entra quando la gara è ancora più nelle mani dell’Alessandria, ma aiuta la squadra a stare alta: 6
CELIA – Propositivo: sta ritrovando il cambio di passo in fascia e le accelerazioni sulle quali tanto Gregucci insiste. Da una sua progressione insistita nasce il vantaggio, con un pallone millimetrico per Corazza. Anche nella fase difensiva è più sicuro: 6.5
RUBIN – (dal 19’st) Determinato: mette volontà, forza e, anche, mestiere tutte le volte che accelera sulla fascia. Appena entrato, serve ad Arrighini la palla del 3-1 e potrebbe anche segnare: 6.5
CHIARELLO – Illuminante: un piacere vedere i movimenti, il modo in cui s’incunea nella retroguardia avversaria, conquista palloni, li rigioca bene, prova anche la soluzione personale. Vale la pena ripeterlo: questa è la sua posizione. 7
DI QUINZIO – (dal 36’st) Razionale: sta cercando la forma migliore, che gli permetta di garantire un contributo adeguato alle sue potenzialità. Ma qualche giocata fornisce già indicazioni positive: ng
CORAZZA – Cecchino: una doppietta per presentarsi ai suoi nuovi tifosi, che non ci sono, ma lo hanno già adottato come idolo. Due reti diverse, altrettanto belle, pezzi del repertorio di un attaccante che sa essere anche generoso con i compagni: 8
ARRIGHINI – Sbloccato: aveva bisogno di segnare, anche se già prima del gol i segnali di maggiore dinamismo e peso in avanti erano evidenti. Gol di potenza e di intelligenza, meritato, che gli farà solo bene: 7
POPPA – (dal 36’st) Debuttante: se la ricorderà a lungo questa gara, perché, Coppa a parte, è la prima in un campionato professionistico a soli 18 anni. Con disinvoltura e determinazione: ng