“Più poltrone per tutti?”. Il ritorno ad un CdA di tre membri non convince
Modifica dello statuto: non più solo Borlasta
ALESSANDRIA – “Meglio un consiglio di amministrazione domani che un amministratore unico oggi. La giunta vuole aumentare le ‘poltrone’ in Amag Ambiente” è lo slogan critico dal M5S. Mentre il Pd, con Enrico Mazzoni, va giù duro: “Siamo sinceri: se dovete dare poltrone ad amici, ditelo chiaro. Ma non dite che i costi non aumenteranno e nemmeno che la scelta è per migliorare la gestione dell’azienda. E’ solo un poltronificio così!”
Cosa succede?
La questione nasce dalla modifica dello statuto sociale di Amag Ambiente per inserire la doppia possibilità di mantenere un amministratore unico come oggi (ruolo ricoperto da Fiorenzo Borlasta) oppure di tornare al vecchio CdA composto da tre membri: due di nomina del Comune di Alessandria e Amag e uno del Consorzio Rifiuti per i piccoli comuni.
Molti i dubbi dell’opposizione (e in Commissione anche di Bianchini, maggioranza), che ritiene non sia una motivazione valida “spalmare le competenze su più teste per avere un migliore risultato aziendale” .
E soprattutto l’aumento di costi: “Non ci saranno aumenti di spesa” ha assicurato però il vicesindaco Buzzi Langhi.