Due vigili ‘di rinforzo’ da Alluvioni Piovera: i vantaggi?
La decisione della giunta non convince
ALESSANDRIA – La carenza di personale nel corpo di Polizia Municipale della città è ormai cosa nota. E con il coronavirus anche il concorso per nuovi agenti ha subito un rallentamento, “sebbene ormai sia in perfezionamento, speriamo entro fine mese” sono state le parole dell’assessore Monica Formaiano. Che, in Commissione Affari istituzionali, ha presentato la convenzione stipulata con il comune di Alluvioni Piovera per la “gestione associata tra i due comuni del servizio di Polizia locale”.
Che significa “che i due unici agenti del piccolo Comune alessandrino verranno a fare servizio di rinforzo, associati al distretto di Spinetta Marengo, che ha numerosi pensionamenti e che vedrà dimezzato il personale” ha aggiunto il comandante vicario, Alberto Bassani. Allo stesso modo, quando necessario, nel servizio di controllo del territorio i vigili di Alessandria avranno in carico 24 chilometri in più, cioè arrivando fino ad Alluvioni Piovera.
I perplessi
La proposta non sembra avere convinto: dubbi sia in alcuni consiglieri di minoranza che di maggioranza. Il presidente Bianchini (SiAmo Alessandria) ha parlato di una convenzione “troppo lunga” di cinque anni, con il rischio di “affaticare ancora di più il nostro esiguo personale”.
Invece dai banchi dell’opposizione le perplessità sono arrivate da Serra (M5S), Mazzoni (Pd) e Annaratone (Italia Viva). “Con tanti paesi limitrofi, perché proprio Alluvioni Piovera?”. Ma anche “qual è il vero vantaggio (per noi, perché per la realtà più piccola c’è ed è evidente) di questa convenzione?”.
“Aiuteranno sul territorio della Fraschetta (Lobbi, Castelceriolo, Spinetta) e si occuperanno di servizi che ad Alessandria sono previsti, come controlli fuori dalle scuole o nei mercati, mentre nell’altro comune no”. In più seguiranno la normale turnazione, comprese le notti… “e due agenti formano una pattuglia, che non è poco, visto che di notte ne gira una sola” hanno risposto assessore e comandante.
L’altro tema di discussione
L’altro tema di discussione prende avvio da una ‘proposta di delibera di consiglio comunale’ presentata dal consigliere Giorgio Abonante (Pd) ad aprile per mettere mano ai regolamenti sulle occupazioni temporanee e permanenti, alla luce di quello che è già stato fatto nel ‘post Covid’.
Ad oggi sono state 146 le richieste delle attività commerciali per ‘allargarsi’ in spazi esterni (a costo zero), ma questo durerà fino ad ottobre. “E poi? Ci sarà da prendere in esame anche i dehors fissi, che potranno essere più sfruttati rispetto al passato, dopo questa pandemia e tutte le regole imposte” ha spiegato l’ex assessore.
Che ha guardato anche alla possibilità di “occupazioni temporanee – con sconti in accordo con l’amministrazione- per quelle attività più legate alla cultura”.
Insomma, una serie di proposte e prospettive da valutare, “ma prima di ottobre, quindi in fretta”. Che significa con un’altra Commissione, una presa di posizione della giunta e poi il documento in Consiglio comunale.
Per ora tutto è stato rimandato alla prossima seduta della Affari istituzionali, con la proposta di Emanuele Locci di “analizzare i due regolamenti dehors in questione, articolo per articolo, così da arrivare a proporre una formulazione finale condivisa, da far approvare”.