Secondo ponte: si riprende il vecchio progetto. E poi?
Il Comune investe 50mila euro per recuperarlo
ALESSANDRIA – I passi da fare sono ancora tanti. E incerti. Ma l’obiettivo è comune: “il secondo ponte sul fiume Bormida non è più un’opera procrastinabile” come affermato dal sindaco, Cuttica di Revigliasco.
Ed è proprio l’amministrazione – nella seduta congiunta di commissione con la Provincia – ad aver confermato la volontà di recuperare il vecchio progetto del 2005 (“entro settembre” come confermato dal dirigente Furia e dal vicesindaco Buzzi Langhi) per poterci “rimettere mano e aggiornarlo”.
Proprio perché “siamo i primi a metterci dei soldi (50 mila euro per riaverlo) non ci dispiacerebbe averne la regia” per arrivare alla progettazione esecutiva grazie al contributo messo a disposizione dalla Regione che lo ha inserito nel proprio elenco di opere da realizzare. “Coinvolgendo anche altri enti, come la Protezione civile” ha aggiunto il vicesindaco.
E magari anche Anas… visto che potrebbe riprendere sotto la propria gestione nel 2020 350 chilometri di strade provinciali.
Le modifiche
La nuova opera, aggiornata, si aggira sui 25-30 milioni di investimento: con l’allungamento del viadotto si passa dai 12 milioni del vecchio progetto ai 21 di oggi. A cui se ne possono aggiungere ancora altri per ampliare la sezione stradale, cioè con due corsie per senso di marcia. Da qui una delle principali questioni: chi finanzia? Che si lega però strettamente alla “progettualità nuova di questa opera” come ha subito ricordato il consigliere Pd, Enrico Mazzoni.
Perché bisogna vedere chi avrà competenza su quel tratto viabile e quindi se sarà una strada a transito comunale, provinciale oppure statale, qualora si inserisse Anas “con cui serve un confronto per vedere che interessi ha e quindi contribuire all’investimento”.
Le risposte
Il responsabile territoriale per il Piemonte di Anas, Angelo Gemelli, è intervenuto per confermare “che si terrà in considerazione di inserire il secondo ponte sul Bormida nel piano di investimenti” ma precisando anche come le principali indicazioni sulle competenze delle arterie e tratte stradali debbano arrivare dalla Regione in materia di mobilità.
E da parte del presidente della Provincia Baldi “massima disponibilità come dimostra il fatto che è inserito tra le priorità viabili sul nostro territorio”.
Ancora nessuna certezza, ma la volontà è chiara: “è un’opera importante anche sotto il profilo della messa in sicurezza e revisione del nodo idraulico di quel bacino”.