Poste: code e chiusure. “A settembre tutto tornerà come prima”
L'assessore Barosini spiega la situazione oggi
ALESSANDRIA – Un incontro interlocutorio quello tra la direttrice provinciale di Poste Italiane e l’assessore comunale Giovanni Barosini che è servito a fare un quadro della situazione di Alessandria e sobborghi “prima, durante e post Covid”.
Con la conferma di una situazione temporanea di maggiore disagio sulla quale però la responsabile di zona può fare poco. «Bisogna rivolgersi alla sede nazionale di Poste Spa – ha spiegato l’assessore – Ma l’intenzione è quella di un’azione unitaria, con tutte le forze del Consiglio comunale e con il coinvolgimento anche di Anci per provare a risolvere alcune problematiche. Anche se le premesse sono di un ritorno alla normalità con settembre, se l’emergenza sanitaria non peggiora».
Una sorta di appello dal membro della giunta Cuttica per fare fronte comune anche con le forze di minoranza che si stanno spendendo sulla questione, come il Pd che nella figura di Giorgio Abonante ha presentato un’interpellanza (discussa nella seduta del Consiglio) e che da giorni sono presenti tra la gente (al Cristo, in centro e a Spinetta) con una raccolta firme (arrivata in pochi giorni a 200).
Code sotto il sole
Tra le principali critiche c’è la questione code e attese fuori dagli uffici postali, come d’obbligo per mantenere il distanziamento sociale, sotto il sole cocente di luglio.
«Per la sede di piazza della Libertà – annuncia Barosini – stiamo pensando di mettere dei gazebo, per fare ombra. Chiedendo l’aiuto di associazioni di volontariato non solo per la gestione della fila, ma soprattutto per dare una mano alle persone con disabilità o che necessitano di particolare aiuto».
Intanto per ‘tamponare’ non c’è solo la App che si può utilizzare per prenotare allo sportello, ma anche un numero WhatsApp (numero 3715003715 forse più semplice anche per le persone che non maneggiano bene la tecnologia digitale) con messaggio istantaneo per prenotare, con tanto di prova fatta per controllare dallo stesso assessore. “Risposta automatica immediata dove scegliere il servizio e non fare code di attesa”.
Chiusure e orari
Se prima gli uffici postali erano 22 aperti tutto il giorno in città e sobborghi, con tre a tempo parziale (3 giorni a settimana a Cantalupo, S. Giuliano Nuovo e Cascinagrossa) oggi la situazione è di 12 aperti sempre, 6 diventati a tempo parziale (Cascinagrossa, Lobbi, Valle e Valmadonna, Cantalupo e S. Giuliano Vecchio). E 4 chiusure: “S. Michele per lavori che dovrebbe riaprire a fine estate e poi le sedi della Stazione Fs –Curiel, piazza Torriani e S. Giuliano Nuovo”.
Cantalupo ha poi problemi di logistica: “si trova sulla Provinciale, dove le auto sfrecciano. Lì le code fuori sono un pericolo”. E poi ci sono zone senza uffici postali, come Casalbagliano. Ma su questo l’intenzione di Poste sembra chiara, purtroppo.