Per le bici ‘corsie temporanee’. Poi Ztl e nuovi veloparcheggi
Ecco alcune richieste nella mozione della minoranza
ALESSANDRIA – Le proposte sono state fatte. E anche le risposte dall’amministrazione comunale di Palazzo Rosso sono arrivate. Con qualche possibilità di ‘modifica’ così da portare in Consiglio comunale un documento “il più possibile condiviso” vista l’importanza dell’argomento: la mobilità sostenibile in città per la Fase 2 di questa emergenza sanitaria.
La mozione – che vede il Movimento 5 Stelle primo firmatario, insieme ad altre forse di minoranza come Pd, Moderati e Insieme per Rossa – riprende alcune idee e proposte avanzate da Fiab Alessandria gliamicidellebici, associazione ALEx, APS Sine Limes, BlogAL APS, Ciclofficina RiCyclo, Legambiente Circolo Val Lemme, Legambiente Ovadese Valli Orba e Stura, Museo ACdB Pro Natura AL, Possibile Alessandria – Comitato Macchiarossa, Rete Maldaria, Riprenditi Alessandria, UISP Alessandria e Asti.
Piste ciclabili
L’attenzione è per le due ruote. “Perché non pensare alla realizzazione di infrastrutture anche temporanee e a basso costo per una Rete di Mobilità d’Emergenza interconnessa a quanto già esistente, come ad esempio corsie ciclabili con sola segnaletica orizzontale sia nell’area urbana, sia nel collegamento con i sobborghi e nelle ‘strade scolastiche’?”.
“Siamo al lavoro, dopo i primi incontri con Gli amici delle bici – ha risposto il vicesindaco Davide Buzzi Langhi nel corso della commissione Territorio – per studiare i primi collegamenti tra il centro città e il Cristo (che come confermato anche da Mauro Di Gregorio, responsabile Ufficio bici della Polizia Municipale è la zona più carente di percorsi ciclabili) proprio creando corsie con segnaletica su strada e cartelli. Sono costi minori rispetto a vere e proprie piste ciclabili, ma sono comunque 8 mila euro al chilometro”. Si sta quindi valutando, come spiegato dagli uffici tecnici comunali, “quali sono le strade adatte (corso C.Marx di più rispetto a via Casalbagliano) e come reperire risorse”. Tra i principali sobborghi ‘scollegati’ – come fanno notare alcuni consiglieri – ci sono Spinetta Marengo e S. Michele, ma le proposte delle associazioni guardano anche ad altre zone della città come corso Lamarmora, 100 Cannoni e via Marengo.
Ancora ‘in forse’ e al vaglio dei diversi settori della viabilità la possibilità su alcune strade dove arriverà questa ciclabilità temporanea di istituire il “controsenso ciclabile”, che desta ancora forti dubbi in materia di sicurezza.
Più bici, meno auto?
Perché in città si arrivi a poter parlare davvero di mobilità sostenibile “serve mantenere le misure già esistenti di Zone a traffico limitato, pensare a spazi di parcheggio per le due ruote, specie nelle scuole e nei luoghi di lavoro e incentivare le consegne a domicilio in bicicletta o cargo bike” come sostiene l’opposizione nel testo della mozione.
Ma anche su questi punti l’amministrazione sembra pronta. Anzi. “Come previsto nel Pums – ha aggiunto Buzzi Langhi –passerà a breve in giunta la delibera per la Ztl nelle vie traverse di corso Roma. Poi via S. Giacomo della Vittoria e si stanno facendo ragionamenti anche su via Milano. Su come intervenire”. Mentre un primo veloparcheggio dovrebbe nascere vicino alla stazione ferroviaria con il progetto della tratta ciclabile Alessandria-Solero. “C’è stato qualche problema perché si agisce vicino agli argini, ma proprio qualche giorno fa era qui l’assessore regionale Gabusi e si è risolto tutto”.