Almalaurea: l’Università del Piemonte Orientale conferma i risultati positivi
Il 95,1% dei laureati si dichiara soddisfatto dell?esperienza universitaria nel suo complesso
UNIVERSITA’ – Il Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea ha presentato il XXII Rapporto sul Profilo e sulla Condizione occupazionale dei laureati. Le indagini hanno coinvolto 76 università aderenti al Consorzio. Il Rapporto di AlmaLaurea sul profilo dei laureati ha analizzato le performance formative di oltre 290 mila laureati nel 2019; per l’Università del Piemonte Orientale l’indagine ha coinvolto 2.367 laureati, di cui 1.651 di primo livello, 444 magistrali biennali e 268 a ciclo unico (i restanti sono laureati in altri corsi pre-riforma).
L’età media alla laurea per il complesso dei laureati (triennali, magistrali e magistrali a ciclo unico) è di 25,6 anni, in linea con la media nazionale (25,8). Il 61,7% dei laureati termina l’università in corso – le media italiana è del 55,7% –; il voto medio di laurea è 101,1 su 110, appena sotto la media italiana di 103,1 su 110.
Per quanto riguarda i tirocini curriculari, l’Upo conferma il trend positivo che la caratterizza: il 79,8% dei laureati ha svolto tirocini riconosciuti dal proprio corso di studi, contro una media nazionale del 59,9%. Le esperienze di studio all’estero sono ancora leggermente inferiori rispetto alla media nazionale (7,2% contro l’11,2%), mentre la percentuale di studenti lavoratori è perfettamente in linea (65,2%).
Si confermano poi lusinghieri i dati sul grado di soddisfazione degli studenti, che promuovono a pieni voti l’Upo: il 92,6% dei laureati è soddisfatto del rapporto con il corpo docente e l’88,7% ritiene il carico di studio adeguato alla durata del corso. In merito alle infrastrutture messe a disposizione dall’Ateneo, l’85,1% dei laureati che le ha utilizzate considera le aule adeguate. Più in generale, il 95,1% dei laureati si dichiara soddisfatto dell’esperienza universitaria nel suo complesso.
L’indagine sulla condizione occupazionale ha riguardato complessivamente 3.040 laureati Upo. I dati si concentrano sull’analisi delle performance dei laureati di primo e di secondo livello usciti nel 2018 e intervistati a un anno dal titolo e su quelle dei laureati di secondo livello usciti nel 2014 e intervistati dopo cinque anni.
Per quanto riguarda i laureati triennali intervistati a un anno dalla laurea, l’indagine ha coinvolto 1.442 laureati; quasi la metà di essi decide di proseguire il percorso formativo, pertanto i dati raccolti riguardano i laureati che si sono immessi nel mercato del lavoro dopo il titolo.
A un anno dal conseguimento del titolo, il tasso di occupazione è dell’81,1%, contro la media nazionale del 74,1%; la retribuzione è in media di 1.360 euro (1.210 euro la media italiana); il 77,6% degli occupati considera il titolo molto efficace o efficace per il lavoro svolto (la media nazionale è del 58,3%).
I laureati di secondo livello del 2018 contattati dopo un anno dal titolo sono 552 (di cui 301 magistrali biennali e 251 magistrali a ciclo unico), quelli del 2014 contattati a cinque anni sono 511 (di cui 270 magistrali biennali e 241 magistrali a ciclo unico).
Tra i laureati di secondo livello intervistati a un anno dalla laurea, il tasso di occupazione è dell’82,6% (la media nazionale è del 71,7%); la retribuzione media è di 1.437 euro (la media italiana è di 1.285 euro); il 66,2% dei laureati considera il proprio titolo efficace per il lavoro svolto, in confronto a una media nazionale del 61,5%.
La fotografia a 5 anni dalla laurea conferma i dati positivi per i dottori dell’Upo: il tasso di occupazione è dell’89,4% (86,8% la media italiana), la retribuzione media è di 1.530 euro (1.499 euro la media nazionale), l’efficacia del titolo rispetto al lavoro svolto è valutata dal 66% dei laureati (media italiana 65,3%).
L’indagine completa è consultabile sul sito web del consorzio www.almalaurea.it.