Pagamenti in ritardo di Tari, Imu e tributi locali: niente sanzioni fino a fine anno
ALESSANDRIA – Imu, Tari e tributi minori, ad Alessandria e sobborghi, si potranno pagare entro la scadenza di fine anno (16 dicembre per l’Imu, 31 dicembre per tassa rifiuti e altre imposte) senza more e sanzioni: questo, grazie a un provvedimento della giunta Cuttica di Revigliasco che, nell’ambito dei provvedimenti a supporto di imprese e famiglie nel contesto dell’emergenza coronavirus, ha varato un significativo emendamento intervenuto sul Regolamento in materia di entrate comunali.
Stante la scadenza per legge di giugno (16 per l’Imu, 30 per Tari e altro), l’amministrazione ha votato una modifica al Regolamento che recita che “sono non punibili, ai sensi dell’art.6 co.5 del D. Lgs. n. 472 del 1997 e del presente articolo, le violazioni per omesso, insufficiente, tardivo versamento commesse dai soggetti passivi interessati da gravi calamità naturali, gravi emergenze sanitarie e altri gravi eventi di natura straordinaria, anche limitatamente a determinate aree del territorio comunale (nonché in caso di dichiarazione dello stato di emergenza nazionale). L’esimente è riconosciuta a condizione che il versamento omesso avvenga entro e non oltre il termine della rata successiva di acconto o saldo”.
«È molto importante – sottolinea il sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco – ciò che, su proposta della giunta, è stato approvato in Consiglio in materia di entrate comunali. Vorrei mettere in evidenza come, nell’attuale situazione complessa in cui gradualmente anche il nostro territorio sta cercando di uscire dal lockdown pandemico delle scorse settimane, questo emendamento fa espresso riferimento a gravi emergenze non solo naturali, ma anche sanitarie di natura straordinaria e definisce la ‘non punibilità’ per le violazioni relative a omesso, insufficiente o tardivo versamento di imposte e tributi locali”.
«Questo emendamento – aggiunge l’assessore al Bilancio, Cinzia Lumiera – intende essere un segnale concreto del nostro impegno affinché il dovere civico di sostenere l’ente locale attraverso il pagamento delle imposte sia reso il più comprensibile e attento alle reali situazioni in cui i contribuenti si trovano, tanto più quando incombono gravi calamità naturali, gravi emergenze sanitarie e altri gravi eventi di natura straordinaria”.
Su questi presupposti si è dunque deciso di ridefinire la deroga – già in vigore fino al 31 luglio – relativamente all’applicazione delle sanzioni per l’eventuale ritardo nei versamenti dovuti per le entrate tributarie e non (ossia per l’Imu, la Tari e i tributi “minori”) prorogandola fino al prossimo 31 dicembre.