Il virus cala, il Piemonte riparte
L'ottimismo di Cirio. Bonus alle aziende: erogati 64,7 milioni in pochi giorni. La realtà alessandrina
TORINO – “Dal 3 giugno il Piemonte potrà riaprire i confini al resto d’Italia e, da metà di giugno, anche all’Europa. I dati, d’altronde, confermano un trend discendente del virus. La nostra regione è in salute”. Lo ha detto il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, durante la conferenza stampa di poco fa, alla quale hanno partecipato anche il vicepresidente Fabio Carosso, gli assessori Luigi Genesio Icardi (Sanità), Matteo Marnati (Ricerca Covid) e Marco Gabusi (Protezione civile). Presenti anche il presidente della Task Force Fase 2 Sanità, Ferruccio Fazio, il professor Paolo Vineis, supervisore del monitoraggio epidemiologico in Piemonte; Vincenzo Coccolo, commissario straordinario per il coronavirus in Piemonte, e Roberto Testi, presidente del Comitato tecnico scientifico dell’Unità di crisi. Con loro, Chiara Pasqualini, responsabile del Seremi (Servizio regionale controllo malattie infettive) e Bartolomeo Griglio, coordinatore del Piano di prevenzione regionale.
“Sono dati tranquillizzanti – ha spiegato Griglio – L’infezione la stiamo tenendo sotto controllo attraverso medici di famiglia. I dati vengono comunicati giornalmente e ci consentono un intervento immediato per eventuale insorgenza di nuovi focolai. Riusciamo anche a capire da dove parte l’infezione: oggi abbiamo un sistema che interviene precocemente sui casi; se il medico di famiglia dice che c’è un caso sospetto, su di lui e i famigliari viene effettuato il tampone, e sono messi in quarantena. Il tampone è il metodo più efficace. Va ricordato che dal 20 al 50% dei contagiati sono asintomatici. La Regione Piemonte può fare fino a 15.000 tamponi al giorno“.
L’assessore Marnati ha poi annunciato una novità: “Entro fine settimana arriverà dal Belgio un laboratorio mobile utile per fare prevenzione, in particolare su volontari e personale che è stato impegnato nell’emergenza. Ci sarà la possibilità di effettuare, su base volontaria, 25.000 sierologici e 6.000 tamponi“. Gli altri laboratori intanto stanno lavorando a pieno regime, e si potranno anche effettuare test per capire come si è evoluto e si è diffuso questo virus. “Dal 3 giugno – ha aggiunto Marnati – si può tornare in spiaggia lungo i laghi del Piemonte: sono bellezze da riscoprire e tutte le 58 spiagge possono contare su acque eccellenti”.
Dall’assessore Icardi un plauso alla “presenza sul territorio molto più forte”, senza dimenticare le due unità operative dell’assessorato con le quali si possono effettuare eventuali nuovi casi positivi, soprattutto in vista dell’autunno. Ho chiesto al ministro Speranza di portare a 60 anni la vaccinazione gratuita contro l’influenza“.
Cirio ha anche ricordato che il Piemonte, dal punto di vista sanitario, ha “una pagella ottima”, perché “siamo ampiamente nei parametri” su tutte le tabelle riguardanti l’osservatorio sul virus.
Ha poi preso la parola il vicepresidente Carosso, il quale ha detto che “dopo tre settimane, quasi tutte le aziende sono riaperte” e che “gli indicatori ci danno tranquillità”. Va ricordato però “che alcune aziende sono uscite deboli dalla crisi. La maggior parte di quelle piccole ha accesso al fondo di garanzia: sono circa il 90% delle aziende piemontesi, significa che costituiscono l’asse portante della regione. I piemontesi stanno lavorando: lo dimostra che siamo ormai al 75% della mobilità. Sappiamo poi che purtroppo alcuni sono diventati poveri, ma sappiamo anche che si stanno sviluppando aziende nuove che potrebbero consentire nuove assunzioni”.
Accenno poi al “Bonus Piemonte”: in una settimana sono stati 30.000 i bonifici effettuati e accreditati 64,7 milioni di euro. “E questo – ha commentato Cirio, – a soli tre giorni dalla domanda fatta da ciascuno. Avevamo detto che sarebbe stato veloce, facile e concreto e siamo stati di parola”.
Chiara Pasqualini, responsabile del Seremi (Servizio regionale controllo malattie infettive) ha poi fatto un punto sulla nostra provincia: “La realtà alessandrina è monitorata quotidianamente. Il 25 maggio abbiamo registrato casi superiori alla norma, ma si è trattato di screening relativi alle Rsa. I numeri sono presto rientrati, significa che le cose vanno bene e che non abbiamo criticità”. Il governatore Cirio le ha fatto eco dicendo che l’ultimo quadro preoccupante per Alessandria risale al 29 maggio: da allora, anche noi siamo rientrati nella normalità.
L’assessore Icardi, infine, ha spiegato che presto si tenderà a fare rientrare nuovi ospiti nelle Rsa, “ma solo in estrema sicurezza”. Restano dubbi, al momento, sulla possibilità di fare entrare i parenti, per la necessità di individuare percorsi assolutamente sicuri. Gli ospiti, ancora per un po’ di tempo, non potranno uscire.
Cirio ha anche spiegato che l’Unità di crisi resta operativa: attualmente lavora 12 ore al giorno.