Morto Raselli, l’orafo illuminato
Uno dei nomi più celebri della gioielleria. Il desiderio di ampliare e di guardare lontano
VALENZA –Il Covid s’è portato via Franco Raselli. Aveva 73 anni ed è stato, indubbiamente, uno degli orafi più illuminati di una Valenza che, sulla gioielleria, continua a fare leva.
Raselli non solo è stato uno dei primi a capire le potenzialità del distretto, ma anche un imprenditore tra i più lungimiranti, bravo a comprendere che il mondo era a portata di mano e che, dunque, un settore come quello del lusso doveva approfittarne.
Da qui l’intuizione e la bravura di aprire le frontiere alla sua Raselli spa che, nata nel 1969, oggi conta oltre 500 dipendenti e una presenza diretta in cinque Paesi nel mondo, senza dimenticare i contatti con altri stati, diventati un punto di riferimento, oltre alle collaborazioni con celebri brand cittadini.
Raselli, in una recente intervista al “Piccolo”, aveva illustrato il progetto di ampliamento della propria ditta che ha sede al Coinor: non è un’impresa da poco di questi tempi.
Raselli lascia la moglie e i figli Michele e Andrea, oltre a una città costernata che, nei giorni scorsi, a causa del Covid-19, ha perso anche un vigile urbano, Silvio Procchio, i cui funerali si sono svolti oggi alle 14.30, con benedizione davanti al santuario della Madonnina, prima dell’ultimo saluto al tempio crematorio.