Ore 10: la protesta del commercio in piazza. E poi dal prefetto
ALESSANDRIA – Si terrà questa mattina a partire dalle 10, in piazza della Libertà, la manifestazione di protesta dei commercianti alessandrini, all’insegna dello slogan #Nonvabeneperniente.
Si tratta di uno dei momenti culminanti del movimento, nato da un gruppo di imprenditori titolari di pubblici esercizi (bar, ristoranti, pizzerie, pub) che ha coinvolto un più ampio gruppo di imprenditori, con il sostegno della Confcommercio di Alessandria, per richiamare l’attenzione delle istituzioni sul grave stato di difficoltà nel quale versano dopo più di due mesi di lockdown, senza ricevere gli aiuti promessi dal Governo e dagli enti territoriali ma con i conti da pagare.
“Siamo molto orgogliosi di quello che siamo riusciti a creare – dicono i commercianti che per primi hanno dato il via a questa iniziativa, ovvero Andrea Cortesi, Mike Patitucci, Piero Pippo, Elisa Sardi e Andrea Nari – perché forse per la prima volta nella storia del commercio della nostra città abbiamo una coesione e una unione di intenti davvero molto forte. Chiediamo a tutte le istituzioni di prestare attenzione alle nostre istanze, alle nostre richieste ed alle nostre difficoltà. E se lo facciamo tutti insieme, con l’associazione che ci sostiene e ci aiuta anche a livello pratico ad organizzarci, possiamo avere molta più forza e sperare davvero di essere ascoltati. Non vogliamo essere strumentalizzati: noi ci rivolgiamo a tutti quelli che ci vogliono ascoltare, a tutti quelli che sono disposti o sono in grado di fare qualcosa per sostenere ed aiutare le nostre categorie, perché non abbiamo tempo da perdere. Il tempo per far arrivare concretamente gli aiuti è ora. Altrimenti per le nostre imprese sarà troppo tardi”.
Una delegazione del movimento, accompagnata dal sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco e dalla Confcommercio, si recherà anche dal Prefetto per consegnare il documento ufficiale con le richieste della categoria: “Aiuti e misure di sostegno senza le quali le nostre attività non potranno sopravvivere”.