Fase 2: stretta della Regione su movida e mascherine
TORINO – Da domani, sabato, è confermata la riapertura anche nel territorio della Regione Piemonte, di bar, locali e ristoranti, con cinque giorni di ritardo rispetto al resto d’Italia. Ma resta alta l’attenzione per evitare assembramenti. “Non è ancora il tempo per la movida”, avverte il presidente Alberto Cirio.
Ieri, a Torino, si è riunito il Comitato di Sicurezza che ha visto la partecipazione delle forze dell’ordine, dell’amministrazione regionale e comunale, delle associazioni di categoria. A seguito della riunione, sarà emessa oggi un’ordinanza regionale che introduce misure restrittive in vista della riapertura dei locali con l’obiettivo di arginare la voglia di movida, “comprensibile dopo due mesi di chiusura”, ammette il governatore. Inevitabile l’appello al “buon senso” dei cittadini, nell’evitare assembramenti.
Da domani, l’uso della mascherina – già obbligatoria all’interno dei locali commerciali – sarà esteso anche nelle aree di pertinenza esterne dei centri commerciali, come i parcheggi o i viali d’accesso.
La stessa ordinanza prevede come bar, ristoranti e locali che riapriranno domani dovranno chiudere entro l’una di notte.
La città di Torino, poi, ha già pronta un’ordinanza che vieta la vendita di alcolici da asporto a partire dalle 19 di oggi, venerdì, nelle zone della movida cittadina. C’è l’invito da parte di Cirio a tutti i sindaci del territorio della regione di adottare, se lo ritengono, misure analoghe, atte ad arginare il rischio di assembramenti.
“Gli indicatori sanitari che raccogliamo confermano che non ci sono situazioni di allarme. Facciamo nuovamente appello al senso civico e di responsabilità dei cittadini: da questo dipenderà il futuro della nostra regione”, ha detto Cirio.
E’ confermata infatti la possibilità a partire da lunedì di riapertura di palestre e piscine, come previsto dal decreto del presidente del consiglio.