“In questa emergenza i medici siano immuni da azioni legali”
Il sindaco Cuttica di Revigliasco: "Occorre trovare il coraggio di cambiare registro"
ALESSANDRIA – Il sindaco di Alessandria, Gianfranco Cuttica di Revigliasco, chiede al governo “di trovare soluzioni di alleggerimento o sgravamento del carico giuridico per coloro che operano nel settore sanitario, rendendoli in questa circostanza temporale, immuni da quelle azioni legali che sappiamo essere un notevole freno inibitore dall’assumersi responsabilità e decisioni terapeutiche oggi indispensabili”.
Questo perché, secondo il primo cittadino, “occorre trovare il coraggio di cambiare registro e lavorare seriamente sul trattamento domiciliare precoce. Questo è il ‘sentiment’ che aleggia anche tra molti addetti ai lavori e tra i cittadini. E i consiglieri comunali a tal proposito hanno redatto un ordine del giorno molto specifico. Sta infatti emergendo la convinzione (sia dal confronto con coloro che operano sul campo, sia dalla più recente letteratura scientifica sull’argomento, sia ascoltando esperti del settore come il responsabile del reparto di malattie infettive dell’Aso Al, dottor Guido Chichino), che il trattamento farmacologico precoce a domicilio, seguendo specifici protocolli ed uno stretto controllo medico, possa mitigare l’evoluzione della malattia in molti casi, evitando addirittura il ricovero ospedaliero”.
In che modo? “Il trattamento precoce presenta indubbi vantaggi: innanzitutto per il paziente che avrebbe un decorso più favorevole per gli operatori sanitari, che potrebbero lavorare meno ‘in affanno’ e con maggior disponibilità di posti letto
per il sistema sanitario per la significativa riduzione della spesa. E’ stato recentemente proposto ed applicato nel distretto sanitario Acqui Terme ed Ovada il progetto ‘Covid a casa’ per la gestione domiciliare dei pazienti affetti da infezione coronavirus dimostrata o sospetta. Ci auguriamo che questa o iniziative analoghe, tutte comunque aventi come denominatore comune il trattamento domiciliare precoce, vengano estese come principio anche agli altri tre distretti dell’Asl Al e ad altri territori della Regione”.
Cuttica di Revigliasco riconosce che “la provincia di Alessandria è tra quelle che contano il maggior numero di contagi. Per questo, gli operatori sanitari nei vari ospedali del nostro territorio sono spesso costretti a turni massacranti, sia per il crescente afflusso di pazienti, molti dei quali in gravi condizioni, sia per la carenza di personale. Risorse di personale già scarse in precedenza, ma drammaticamente impoverite dall’assenza di addetti per malattia o per isolamento fiduciario in quarantena per avvenuto contatto ravvicinato con pazienti positivi”.
Lo stesso vale per i medici di famiglia “che – evidenzia il sindaco – vivono una situazione molto difficile, in particolare nell’assistenza dei pazienti che sono a casa, in famiglia, e che non necessitano di ricovero in ambiente ospedaliero. Fondamentale, perciò, rimarcare la riconoscenza che tutti noi dobbiamo a queste persone, che rischiano quotidianamente la loro vita. Ad oggi molti medici purtroppo sono già deceduti, dopo aver lottato per salvare la vita di altri. Ci auguriamo dunque vivamente che la riconoscenza che viene ora mostrata con belle parole, con dediche sui media, con canzoni e applausi in ogni luogo sia mantenuta e dimostrata nei fatti ad emergenza conclusa. Troppo spesso, infatti, abbiamo ascoltato nel passato critiche, molto spesso infondate, nei confronti del personale sanitario e del Ssn. Ecco perché la nostra amministrazione – come tante altre – ha messo in campo, nonostante le note difficoltà economiche, tutte le misure necessarie a contrastare il contagio e a fornire supporto alle fasce deboli della popolazione. Abbiamo fatto il possibile per agevolare il prezioso lavoro della nostra Azienda Ospedaliera e sono venuti segnali importanti anche dal mondo privato e produttivo della nostra comunità”.