“Caccia all’untore” sul volo per Santo Domingo? Restano a terra zia e nipote
?Comportamento discriminatorio?: gli avvocati chiedono scuse e risarcimento
ALESSANDRIA – Erano saliti sull’aereo dopo aver passato i controlli, compresi quelli previsti per il coronavirus, ovvero la misurazione della temperatura. Eppure, una volta imbarcati, e dopo una discussione con la hostess sui posti a sedere, spunta la parola coronavirus e una donna, brasiliana d’origine ma residente da anni in Alessandria, è stata invitata a scendere insieme al nipote affetto da disabilità psichica. Ovviamente l’aereo non ha atteso i controlli suppletivi ed è ripartito lasciando a terra zia e nipote. La donna stava accompagnando a casa il figlio della sorella che per motivi di salute non è in grado di viaggiare da solo.
Ora, lei si è rivolta agli avvocati Giuseppe Lanzavecchia e Davide Daghino (del foro di Alessandria) che scriveranno alla compagnia aerea per chiedere sia le scuse che il risarcimento per il comportamento discriminatorio, quasi da caccia all’untore. Diversamente, hanno spiegato i legali, valuteremo di rivolgerci all’autorità giudiziaria.
I fatti sono accaduti questa mattina all’aeroporto di Malpensa.
Alle 10.30 il velivolo doveva partire per Santo Domingo. La donna, accompagnata dal nipote è salita a bordo, dopo aver passato i controlli. Quasi immediatamente si è verificata la discussione tra la hostess e la passeggera che chiedeva di potersi sedere vicino al nipote. Non si trattava di un capriccio ma un’esigenza dettata dal fatto che il giovane aveva manifestato difficoltà emotive evidenti.
Un cambio di posto contestato, dunque, durante il quale sarebbe stata equivocata una frase della donna sul coronavirus. Immediato l’intervento del comandante argentino che si è rifiutato di partire con i due a bordo, considerati ormai “affetti dal virus”. L’aereo è rimasto fermo un’ora, mentre i Carabinieri avevano portato via i due accertando poi che non avevano la febbre. Sicuramente gentili le forze dell’ordine, ma zia e nipote sono rimasti a terra. Senza rimborso e tantomeno nuovo volo.