“Stiamo imparando a combattere. Continuiamo”
Per Gregucci "buona interpretazione. Sono molti i giocatori che stanno crescendo"
PONTEDERA – Incontentabile Gregucci? Sempre, e fa bene: l’atteggiamento del tecnico dell’Alessandria è quello giusto, per tenere sempre sotto pressione una squadra che sta assimilando il suo lavoro e il suo calcio. Non ancora completamente, però i Grigi che vincono a Pontedera hanno le gambe che girano meglio e approcciano diversamente la gara e l’avversario, perché sanno di avere i mezzi per arrivare primi sul pallone.
“L’approccio è stato buono, l’interpretazione anche. Però le partite bisognerebbe ‘pulirle’ meglio,e di più,evitando di allungare troppo la palla, anche quando non ce n’è bisogno. Dovremmo sforzarci di cercare e, soprattutto, di riconoscere situazioni migliori, in cui esprimere il nostro gioco. Resta, comunque, una prestazione positiva, anche sul piano atletico e agonistico. A cui, però, dobbiamo dare continuità – insiste l’allenatore – perché sono convinto che margini di crescita ce ne siano, proprio nel migliorare il gioco e l’atteggiamento in campo” Il giudizio sulla prestazione non sarebbe cambiato “anche in caso di pareggio. Siamo stati bravi a trovare l’episodio che ci dà tre punti importanti. Le gambe incominciano a funzionare, anche questo è un buon segnale, e sono convinto che potrebbero girare ancora meglio, viste le nostre potenzialità”.
Però la squadra non ha rischiato quasi nulla. “E’ proprio il ‘quasi’ che dovremmo eliminare. Un rischio lo abbiamo avuto, il palo che il Pontedera ha colpito al quarto d’ora della ripresa: in una partita equilibrata, decisa dagli episodi, anche questa concessione è da evitare contro una squadra che, sui calci piazzati, può fare male. Impariamo ad essere più solidi e, anche, ad avere letture migliori, più lucide. L’unico pericolo lo abbiamo corso quando ci siamo abbassati: anche questo ci deve insegnare che dobbiamo stare sempre alti, e finalizzare senza esporci a rischi inutili”.
Il primo gol su azione, in questa stagione, per Martignago, è un altro indicatore utile per l’Alessandria. “Sono molti i giocatori che mi stanno dando, quotidianamente, indicazioni importanti, della volontà di crescere e di assimilare ciò che spiego e chiedo loro. Questa è la categoria del combattimento, della solidità, dei valori agonistici importanti: la squadra che riesce a portare tutto questo sul campo, deve aggiungere poi la sua qualità. Così si fa la differenza”.