Maltempo: raccolti a rischio per il gelo improvviso
Rischio danni a serre, frutteti e noccioleti. Ma arrivano segnali incoraggianti dalle aziende giovani che scommettono in agricoltura
PROVINCIA – Ghiaccio e brusco calo delle temperature in provincia con il rischio di danni incalcolabili alle produzioni dopo il risveglio delle piante da frutto provocato dal caldo anomalo dell’ultimo periodo. È quanto afferma Coldiretti Alessandria in relazione all’ondata di maltempo che sta facendo crollare la colonnina di mercurio, anche di diversi gradi, con venti forti artici di tramontana che stanno investendo serre e frutteti.
“Una situazione di pericolo – sottolinea il presidente di Coldiretti Alessandria Mauro Bianco – dopo che il caldo anomalo di gennaio e di inizio febbraio ha anticipato il risveglio delle piante da frutto esponendole a uno sbalzo termico con il rischio della perdita dei raccolti e del lavoro di un intero anno. Una situazione che ha colpito a macchia di leopardo tutta la provincia, creando particolare preoccupazione nei noccioleti dove si stanno già aprendo le gemme. Apprensioni che arrivano dopo un 2019 che ha registrato in provincia un drammatico calo del ciclo produttivo proprio a causa dai cambiamenti climatici che hanno determinato una scarsa impollinazione del nocciolo e, di conseguenza, scarse produzioni. Tale situazione ha pesantemente condizionato l’esito produttivo e qualitativo della campagna scorsa corilicola con un segno meno del 40-50%”.
Un andamento climatico avverso che con il 60% in più rispetto all’anno precedente di eventi estremi fra tempeste, vento, trombe d’aria, grandine e caldo fuori stagione ma anche il crollo dei prezzi all’origine ha tagliato del 2,7% il valore aggiunto lordo in agricoltura nel 2019 che ha coinvolto quasi tutti i comparti dal vino (-12%) alla frutta (-3%) fino ai cereali (-2,6%) con l’olio d’oliva in controtendenza (+32%).
“Il rischio è che si ripeta quanto già accaduto nell’inverno 2018 – continua il direttore di Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo – in cui si è verificato un crollo del 15% della produzione sia per le albicocche che per le pesche”.
Coldiretti denuncia anche che la provincia è in fondo alla classifica per crescita delle imprese, una contrazione che non risparmia anche il numero di aziende agricole sul territorio: i dati del 2019 registrano una diminuzione del -2,31%, secondo quanto riportato dalla Camera di Commercio.
“Per invertire questa tendenza sollecitiamo misure di sostegno per incentivare l’innovazione, favorire l’aggregazione, la multifunzionalità aziendale, la filiera corta e la competitività. – afferma Mauro Bianco – Nel fenomeno di riduzione delle imprese agricole attive pesano sicuramente anche le incertezze su scala internazionale, dai dazi applicati dagli Stati Uniti, fenomeni ai quali si sommano fattori esterni come cambiamenti climatici, invasione di insetti alieni e fauna selvatica. A questo si aggiungono le incognite della Politica agricola comune post 2020”.
A compensare il dato negativo si registra il numero sempre crescente, anche in provincia con + 13,5%, dei giovani che vedono nell’agricoltura un settore strategico per la ripresa economica e occupazionale. Un dato che emerge dal numero di domande di richiesta di primo insediamento in base agli ultimi Programmi di Sviluppo Rurale: per questo le Istituzioni devono saper cogliere tale epocale cambiamento che non accadeva dalla rivoluzione industriale, anche ripensando la scala delle priorità negli interventi di politica economica. Il ritorno dei giovani in agricoltura è una scelta imprenditoriale determinata anche dalle forti innovazioni che corrono sui campi con l’applicazione di nuove tecnologie all’avanguardia sia sul fronte economico sia sul fronte di tutela ambientale.