Fortitudo mette paura alla capolista
72-65 per Paffoni, ma dopo 30' Alessandria ancora avanti, 53-47
Nulla a che vedere con la gara dell’andata, l’unica, per ammissione anche di coach Claudio Vandoni, “in cui l’avversaria ci ha dominati nettamente”. Questa volta Fortitudo Sandara mette alle corde Paffoni Omegna, principale favorita alla A2. Deve cedere, la formazione alessandrina, 72-65, ma al 30′ è ancora avanti, 53-47.
Questa volta fatale è l’ultimo periodo, anche il duello a rimbalzo, 44 per la capolista, 38 per gli ospiti, il 25-12 per i padroni di casa nei 10′ conclusivi, l’indicazione che ancora la matricola deve trovare continuità nei 40′.
Alessandria approccia la partita con la testa giusta e, anche, con buone percentuali e Omegna deve inseguire, 13-19. Lo fa con il suo passo, 18-11, e all’intervallo lungo c’è il sorpasso, 31-30, ma Fortitudo è bene in partita.
La conferma nel terzo quarto: gli ospiti hanno molti punti anche da Legnini, 23 – 16 e la possibilità di affrontare i 10′ conclusivi con un +6, 53-47. Non basta, perché Omegna torna in cattedra e Sandara non riesce a tenere il passo come vorrebbe e potrebbe.
Fra le note positive proprio i 20 punti di Legnini, con un 64 per cento da 2. Serafini è una certezza, 14, anche se deve lasciare il campo per 5 falli, ma lo è anche Paoli, 13, sempre più nel mirino di club di A2. Dal trittico di fuoco Fortitudo esce con 0 punti, ma con la convinzione che da Lucca, in casa, sabato prossimo, potrà provare a capitalizzare. Anzi, dovrà, perché iniziano le partite che contano di più.
PAFFONI OMEGNA – FORTITUDO SANDARA 72-65
(13-19, 31-30, 47-53)
Paffoni: Rizzitiello 14, Di Emidio 12, Grande 8, Balanzoni 16, Arrigoni 10, D’Alessandro 3, Scali 9, Carnaghi. Ne: Chiera, Manzani, Ndzie
Fortitudo: Pavone 7, Lemmi, Serafini 14, Gay 7, Legnini 20, Gallizzi, Zampogna 4, Paoli 13, Bellachioma. Ne: Sperduto, Grossholz.