“Il Moccagatta adesso ha la sua pietra d’inciampo”
Uno stadio che ha appena compiuto 90 anni è uno scrigno di ricordi. “Da oggi il nostro è un luogo della memoria”, come sottolinea il vicesindaco Davide Buzzi Langhi. Sul muro della tribuna è stata scoperta una targa: è l’omaggio della Città di Alessandria dell’Alessandria Calcio e dell’Isral a Arpad Weisz, giocatore e poi allenatore, ebreo ungherese morto il 31 gennaio 1944 ad Auschwitz.
Da oggi anche l’Alessandria, dove giocò e fu ‘secondo’, in panchina, di Augusto Rangone. nel 1926, lo ricorda, come già a Inter, Bologna, Novara e Bari. “Questa è la nostra pietra d’inciampo”, sottolinea il presidente Luca Di Masi. Di Weisz oggi si scrive, l’editrice Minerva ha ripubblicato “Il giuoco del calcio” manuale scritto con Aldo Molinari. Al tecnico morto insieme alla famiglia è dedicato anche il libro di Giovanni Cerutti, “L’allenatore ad Auschwitz”
AKAMMADU VIA, ROSINA NO
Prima uscita di gennaio: Akammadu rescinde il contratto. Mentre è lo stesso presidente ad escludere interesse per Rosina.