“Non possiamo stare tranquilli. Neppure con l’ultima”
Chi deciderà la formazione domani? "E' uno degli argomenti di cui parleremo, Gregucci ed io"
ALESSANDRIA – La “settimana particolare, per tutti”, come la definisce Marco Martini, è quasi finita. Manca l’epilogo, la gara con l’Olbia: l’ex attaccante la vivrà di nuovo da secondo, dopo aver assolto ai suoi compiti di “primo a termine” con grande professionalità, amplificata dall’attaccamento alla maglia grigia. Lo ha fatto, lui come tutti i componenti dello staff, certo con le garanzie del direttore Fabio Artico, che già lunedì aveva espresso la volontà di confermare tutti, ma sempre con un po’ di incertezza, perché un nuovo tecnico avrebbe anche potuto portare un collaboratore. Gregucci lo aveva fatto nella sua prima esperienza in panchina, quando era arrivato con Rizzolo come secondo. Questa volta no e Martin utilizzerà queste ore prima della gara raccontando al nuovo ‘capo allenatore’ tutto quanto serve di un gruppo che conosce a memoria.
“Gregucci conosce la gran parte dei giocatori: certo, ci confronteremo. Io sono a totale supporto del mister”. A chi spetteranno le scelte sulla formazione di domani? “Parleremo di molti argomenti. Anche di questo”.
Ci sarà un po’ di turn over. “Questa è la terza gara in otto giorni. Valuteremo i singoli casi: qualcuno arrivava da un periodo di stop lungo e dopo 180 minuti magari potrebbe avere bisogno di tirare il fiato”. Non fa nomi, Martini, ma potrebbe essere Prestia ad accomodarsi inizialmente in panchina, con Sciacca terzo a sinistra in difesa, e ci può essere anche ballottaggio tra Gazzi e Suljic. Akammadu è tornato in gruppo da giovedì, anche se ieri non ha svolto la parte tattica con i compagni: potrebbe essere anche il segnale di una partenza o, comunque, l’indicazione che non è ancora pronto per il rientro.
Conteranno gli interpreti, ma anche l’atteggiamento, senza farsi condizionare dalla classifica dell’Olbia, fanalino di coda. “Noi non possiamo mai stare tranquilli: il risultato di mercoledì ci ha dato ossigeno, ma anche molti campanelli d’allarme. Dobbiamo stare sempre sul pezzo: domani affronteremo una squadra che ha bisogno di aria, che ha cambiato allenatore e modulo, e rispetto all’andata ha giocatori più esperti. Indispensabile la prestazione perfetta contro un avversario che ha bisogno di punti per vivere”. Eliminando le paure che, anche a Gozzano, hanno condizionato. “Un po’ di paura serve: ci aiuta a stare più attenti e vivi. Ma, soprattutto dobbiamo metterci in testa che non possiamo adagiarci contro l’ultima. Sarebbe gravissimo”.
La reazione dei giocatori all’arrivo di Gregucci? “Il mister non ha bisogno di presentazioni. E i giocatori devono fare il loro lavoro”.